Scuole superiori aperte anche in ‘zona arancione’. La chiusura è prevista solo nelle fasce ad alto rischio.
ROMA – Scuole superiori aperte anche in ‘zona arancione’. Sembra essere questa l’indicazione che il Ministero dell’Istruzione dovrebbe dare nelle prossime ore.
Nessuna chiusura, quindi, nelle ultime due fasce del sistema a colori, ma gli studenti resteranno a casa solo nelle regioni rosse. In questo caso le lezioni in presenza riguarderanno gli alunni fino alla prima media, per tutti gli altri ci sarà il ritorno alla didattica a distanza. Il prossimo monitoraggio darà delle indicazioni ben precise, ma dagli ultimi dati l’11 gennaio dovrebbero tornare tutti in classe.
Il passaggio al 75%
Nessuna decisione, invece, è stata presa per il ritorno in classe al 75%. In un primo momento si era pensato di aumentare la presenza in classe dal 18 gennaio, ma non si esclude la possibilità di un ritardo.
Le decisioni saranno prese, come successo anche in questa occasione, a ridosso del nuovo dpcm. Nel provvedimento, come precisato dal Corriere della Sera, potrebbero essere inserite le tempistiche per aumentare i numeri degli alunni in presenza. Molto probabile, vista la situazione epidemiologica, un rinvio di qualche settimana rispetto a quanto prefissato in un primo momento.
Lo scontro al Governo
Per il ritorno in classe c’è stato un duro scontro all’interno della maggioranza. La ministra Azzolina spingeva per un rientro a scuola anche al liceo per il 7 gennaio, il Pd dopo il 15. Alla fine si è deciso di trovare un compromesso: riapertura l’11 anche nelle zone arancioni.
Il ministro Speranza, infatti, voleva il ritorno tra i banchi solo nelle fasce gialle per evitare un possibile rialzo della curva epidemiologica nelle aree più a rischio. Alla fine ha dovuto cedere il passo alla richiesta della titolare del Miur. Nel prossimo dpcm si valuterà la possibilità di aumentare la presenza al 75%.