Seconda dose AstraZeneca e rischio trombosi, le indicazioni del Cts
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Direttore: Alessandro Plateroti

Seconda dose AstraZeneca e rischio trombosi, cosa sappiamo

Vaccino

Cosa dice il Cts sul rischio di trombosi legato alla somministrazione della seconda dose del vaccino AstraZeneca.

Il Cts ha fatto il punto sul rischio di trombosi legato alla somministrazione della seconda dose del vaccino AstraZeneca. Un tema che torna di grande attualità dopo che il Ministero della Salute ha diramato una circolare con la quale ha sbloccato la somministrazione della seconda dose del vaccino AZ anche agli under 60 che rifiutano il mix di vaccini.

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Seconda dose AstraZeneca e rischio trombosi, i dati

I dati più attendibili sono evidentemente quelli che arrivano dal Regno Unito, dove la campagna di vaccinazione è stata condotta quasi esclusivamente con il vaccino AstraZeneca.

In base ai dati a disposizione, gli aventi avversi rari sono 1,3 casi per milione, meno di un decimo rispetto ai dati registrati dopo la somministrazione della prima dose.

In poche parole, i rischi di trombosi dopo il richiamo sono minimi. Il rischio zero evidentemente non esiste ma ci si avvicina.

Vaccino Covid AstraZeneca
Vaccino Covid AstraZeneca

Le indicazioni del Cts

Il Comitato Tecnico Scientifico evidenzia che “i fenomeni tromboembolici sono meno frequentemente osservati dopo somministrazione della seconda dose (secondo stime provenienti dal Regno Unito sono pari a 1,3 casi per milione, valore che corrisponde a meno di 1/10 dei già rari fenomeni osservati dopo la prima dose)“.

“In ottemperanza a un principio di massima cautela ispirato a prevenire l’insorgenza di fenomeni Vitt in soggetti a rischio basso di sviluppare patologia Covid-19 grave e a un principio di equità che richiede di assicurare a tutti i soggetti pari condizioni nel bilanciamento benefici/rischi, il Cts conferma la raccomandazione, già espressa in data 11 giugno, all’utilizzo di un vaccino a mRna nei soggetti di età inferiore ai 60 anni“.

Tuttavia, prosegue il Comitato Tecnico Scientifico, “qualora un soggetto di età compresa tra i 18 e 59 anni, dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino Vaxzevria, pur a fronte di documentata e accurata informazione fornita dal medico vaccinatore o dagli operatori del centro vaccinale sui rischi di Vitt, rifiuti senza possibilità di convincimento il crossing a vaccino a mRna, il Cts ritiene che, nell’ambito delle indicazioni che provengono dalle autorità sanitarie del Paese e dopo acquisizione di adeguato consenso informato, debba essere garantita l’autonomia nelle scelte che riguardano la salute dell’individuo“.

Vaccino
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AstraZeneca, la seconda dose agli under 60

Dopo giorni di riflessione, il ministero della Salute ha sbloccato la somministrazione del vaccino AstraZeneca agli under 60 ma solo per quanto riguarda la seconda dose. L’indicazione resta quella di somministrare agli under 60 i vaccini mRNA. Quindi per le persone con meno di 60 anni di età la prima dose sarò con Pfizer o Moderna. Gli under 60 che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca dovrebbero ricevere la seconda dose di Pfizer o Moderna ma il governo ha deciso di dare un’alternativa alle persone che rifiutano il mix di vaccini. È infatti possibile, dopo un consulto medico e dopo aver firmato un consenso informato, ricevere la seconda dose di AstraZeneca, quindi senza mix.

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ultimo aggiornamento: 21 Giugno 2021 9:09

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