Morto a soli 20 anni Seid Visin, ex giocatore delle giovanili del Milan. Il ragazzo è stato trovato senza vita nella sua abitazione.
È morto a soli 20 anni Seid Visin, ex giocatore delle giovanili del Milan ed ex compagno di squadra di Gianluigi Donnarumma, con il quale ha condiviso una parte di percorso nel Settore Giovanile. Il ragazzo, a differenza di quanto ipotizzato in un primo momento, si è tolto la vita. In una lettera straziante aveva rivelato di non riuscire a sostenere gli sguardi “schifati” per il colore della sua pelle. Il padre adottivo ha fatto sapere che il ragazzo non si è tolto la vita a causa del razzismo.
Milan, morto suicida a 20 anni l’ex giocatore delle giovanili Seid Visin
Visin è stato trovato morto all’interno della propria abitazione in Campania. A differenza di quanto ipotizzato in un primo momento, quando si era parlato di un malore, sembra che il ragazzo si sia tolto la vita.
“Non ci sono parole giuste per dire addio a un ragazzo di 20 anni: i nostri pensieri vanno a Seid Visin, alla sua famiglia e a chi gli voleva bene“, è il messaggio condiviso sul profilo Twitter ufficiale del Settore Giovanile del Milan.
“Il tuo sorriso, il tuo indiscusso talento, la tua naturale e straordinaria predisposizione a dare del ‘tu’ alla palla restano impressi nella nostra mente. Nel cuore porteremo per sempre la tua discrezione e la refrattarietà a vedere il calcio come fonte di guadagno“, il messaggio dell’Atletico Vitalica, la squadra di Calcio a 5 con la quale giocava.
La lettera
Il giovane aveva inviato una agli amici più stretti e alla psicoterapeuta: “Ero riuscito a trovare un lavoro che ho dovuto lasciare perché troppe persone, specie anziane, si rifiutavano di farsi servire da me e, come se non mi sentissi già a disagio, mi additavano anche come responsabile perché molti giovani italiani (bianchi) non trovassero lavoro“.
“Facevo battute di pessimo gusto su neri e immigrati […] come a sottolineare che non ero uno di loro. Ma era paura. La paura per l’odio che vedevo negli occhi della gente verso gli immigrati […]. Non voglio elemosinare commiserazione o pena, ma solo ricordare a me stesso che il disagio e la sofferenza che sto vivendo io sono una goccia d’acqua in confronto all’oceano di sofferenza che sta vivendo chi preferisce morire anziché condurre un’esistenza nella miseria e nell’inferno. Quelle persone che rischiano la vita, e tanti l’hanno già persa, solo per annusare, per assaggiare il sapore di quella che noi chiamiamo semplicemente Vita“.
In un primo momento si era pensato che proprio a causa del razzismo il ragazzo si fosse tolto la vita. Ipotesi smontata dal padre adottivo del ragazzo, che ha fatto sapere che alla base del gesto estremo ci sarebbero altri motivi.
Marchisio, “L’Italia ha fallito, facciamo tutti un po’ schifo”
“Un Paese che spinge un giovane ragazzo a fare un gesto così estremo è un Paese che ha fallito“, ha scritto Claudio Marchisio in un lungo post condiviso sulla propria pagina Instagram.
Donnarumma, “Era un ragazzo come me”
“Ho conosciuto Seid appena arrivato a Milano, vivevamo insieme in convitto, sono passati alcuni anni ma non posso e non voglio dimenticare quel suo sorriso incredibile, quella sua gioia di vivere“, ha dichiarato Donnarumma all’Ansa parlando del suo ex compagno di squadra nelle giovanili del Milan.
Il padre adottivo, “Nessun legame con il razzismo, basta speculazioni”
“Mio figlio non si è ammazzato perché vittima di razzismo. È sempre stato amato e benvoluto, stamane la chiesa per i suoi funerali era gremita di giovani e famiglie. Fu uno sfogo, era esasperato dal clima che si respirava in Italia. Ma nessun legame con il suo suicidio, basta speculazioni. Non voglio parlare delle questioni personali di mio figlio. Dico solo che era un uomo meraviglioso“, ha dichiarato il padre del ragazzo ai microfoni dell’Ansa in occasione dei funerali.
Chi era
Nato il 22 settembre del 2000 e considerato come un giovane talento del calcio etiope, Seid Visin si era trasferito in Italia quando era ancora un bambino. Ha vissuto a Nocera Inferiore, dove vivevano i suoi genitori adottivi. Dopo il trasferimento a Milano, il giovane ha giocato nel Settore Giovanile del Milan.
Ritiratosi dal mondo professionistico, il ragazzo aveva deciso di portare avanti gli studi. Ma non aveva accantonato la passione per il pallone. Aveva deciso di continuare a giocare a calcio a 5.