Sigarette, Schillaci: "Stiamo seguendo un metodo scientifico"
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Sigarette, Schillaci: “Stiamo seguendo un metodo scientifico”

Sigaretta elettronica

Addio alle sigarette all’aperto, ma il testo è ancora in fase di approvazione. “Bisogna seguire la scienza e non l’ideologia”.

Sulla base del nuovo provvedimento del governo, non sarà più possibile fumare sigarette elettroniche nei luoghi pubblici, che fino a poco fa potevano essere tranquillamente utilizzate in ogni luogo. Non tutta la politica però si ritiene d’accordo con questa legge stabilita dal ministro Schillaci, il quale precisa che la decisione è stata presa per il benessere di tutti i cittadini.

Sigaretta elettronica
Sigaretta elettronica

La stretta sul fumo

Il governo sta per firmare il nuovo decreto che vieta l’utilizzo di sigarette elettroniche nei luoghi pubblici all’aperto, come ristoranti e bar oppure nelle fermate dei mezzi pubblici. Per chi dovesse violare le regole, ci sarebbe una sanzione di 275 euro, ridotta del 50% se si paga entro 60 giorni.

Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini però, si è proclamato contrario alla legge anti fumo stabilita dal ministro della Salute Orazio Schillaci. “Le sigarette elettroniche stanno aiutando tanta gente a smettere di fumare”, sostiene Salvini, esprimendo tutta la sua disapprovazione.

Schillaci spiega comunque che il testo è ancora in bozza, anche se potrebbe essere varato a breve, vietando quindi sia il tradizionale fumo che i nuovi vaporizzatori. A fine febbraio era stato già annunciato il divieto di fumo nei luoghi chiusi, ma adesso i fumatori possono dire addio al loro “vizio” anche all’aperto.

Questione di prevenzione

Il ministro Schillaci, nei panni di medico e di politico, ribadisce che “il fumo fa male” spiegando che il percorso che il governo sta facendo riguarda la prevenzione, ma comunque “senza toccare le libertà individuali”.

La bozza, secondo quanto si apprende, è stata messa a punto dagli uffici tecnici del ministero. “Capisco che chi l’ha letta possa anche aver trovato delle cose che poi magari nel provvedimento finale non ci saranno”, spiega il ministro dicendo: “I nostri primi obiettivi sono di andare a impattare sul problema dei medici gettonisti e delle liste d’attesa, poi penseremo alla prevenzione che ci sta molto a cuore”.

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ultimo aggiornamento: 7 Marzo 2023 16:16

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