Sit-in del Pd contro il razzismo. Martina: "Non rassegnamoci al declino civile"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Razzismo, sit-in del Pd a Roma. Martina: “Non rassegnamoci al declino civile”

In piazza San Silvestro a Roma si è tenuto nel pomeriggio di martedì un sit in del Partito democratico contro il razzismo.

Il Partito democratico scende in piazza contro il razzismo. Nel pomeriggio di martedì (31/7 ndr) in piazza San Silvestro a Roma, circa 300 persone si sono unite a un presidio del Pd per alzare la voce contro i recenti fatti di cronaca e di intolleranza che hanno colpito diverse zone d’Italia.

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Come riferito dall’Ansa, sul palchetto si sono succeduti nomi di rilevanza del Pd, come Emanuele Fiano, responsabile sicurezza del partito, i capigruppi di Senato e Camera Andrea Marcucci e Graziano Delrio, il segretario Maurizio Martina e una esponente di Giovani Democratici di origine magrebina, Habiba Manaa.

Sit-in del Pd contro il razzismo

Così si è espresso Martina sulla questione: “Il governo minimizza i ripetuti episodi di razzismo, ma noi non dobbiamo rassegnarci a un declino civile del Paese“. Sulla stessa linea la giovane Manaa, che si è chiesta: “Forse dopo Daisy (Osakue, l’atleta vittima di un’aggressione due giorni fa, ndr) la prossima sarò io? Il ministro Salvini deve garantire la sicurezza a tutti e se dichiara guerra agli stranieri, che in Italia sono 5 milioni, fa esplodere una guerra interna“.

Razzismo, un imprenditore veneto denuncia: “L’indifferenza è fiancheggiamento

Non solo il Pd. Sono molte le voci di protesta che si levano in tutta Italia contro i recenti fatti di cronaca di stampo razzista. Un imprenditore veneto, padre adottivo di due giovani afrocubani, ha quest’oggi acquistato una pagina del Gazzettino per denunciare il razzismo e invitare tutti a combattere ogni fenomeno di intolleranza: “La violenza delle parole e dei fatti non è più tollerabile. Non rappresenta né l’Italia né gli italiani. Ora basta! Il rispetto della persona prescinde colore, genere e religione. L’indifferenza è una forma pericolosissima di fiancheggiamento. Vedo la diffidenza, l’alzata di ciglio, vedo il pregiudizio. Il ferimento dell’atleta è l’ultimo atto di un’escalation che non si può sempre giustificare tirando in ballo la stupidità della gente. Questi non sono ebeti, sono delinquenti“.

Daisy Osakue
Fonte foto: https://www.facebook.com/studiareperfermareilgrillinoeilpopulista/

Fonte foto copertina: https://www.facebook.com/partitodemocratico/

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ultimo aggiornamento: 1 Agosto 2018 11:18

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