Potrebbe slittare di un giorno il voto del Senato sulla relazione di Bonafede. Il premier Conte prova a guadagnare tempo.
ROMA – Rischia di slittare di un giorno il voto del Senato sulla relazione di Bonafede. Il testo del ministro della Giustizia è atteso a Palazzo Madama per il 27 gennaio, ma si potrebbe optare per uno spostamento di 24 ore.
Ufficialmente per impegni del capogruppo dei grillini. L’ipotesi più reale, invece, sembra essere quella di una strategia politica da parte del premier Conte. Un giorno in più per trovare i responsabili pronti a votare la risoluzione di maggioranza. In caso contrario, infatti, è alto il rischio di una sconfitta in Aula con Italia Viva pronta a votare con l’opposizione.
Orlando avverte Conte: “Iniziativa politica o andiamo a sbattere”
La relazione di Bonafede spaventa la maggioranza e, in particolare, il Pd. “Questo voto sarà un passaggio molto difficile – ha detto Andrea Orlando, numero due del Nazareno, riportato da La Repubblica – serve un’iniziativa politica del governo e del ministro. Un’apertura per dare il segnale di un fatto nuovo senza il quale si rischia di andare a sbattere“.
L’ipotesi voto
Nonostante i lavori dei pontieri per rafforzare la maggioranza, l’ipotesi voto si fa sempre più concreta. Il premier Conte non riesce a formare quel gruppo di responsabili che potrebbe garantire una solidità alla maggioranza per arrivare al 2023.
Il presidente del Consiglio si è preso ancora qualche giorno di tempo. Non si esclude, però, una sua salita al Colle prima della relazione del ministro Bonafede per rassegnare le dimissioni e cercare di ottenere un nuovo incarico. La parola in quel caso passerebbe al presidente della Repubblica, chiamato a decidere se dare una terza possibilità all’avvocato oppure prendere la situazione in mano. Ore difficili a Palazzo Chigi, da lunedì ogni ora è buona per rafforzare l’esecutivo o fare un passo indietro.