Kiev rivuole i soldati Azov, smentiti gli scambi di prigionieri
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Direttore: Alessandro Plateroti

Kiev rivuole i soldati Azov, possibili scambi di prigionieri?

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Il negoziatore filorusso Leonid Slutsky parla in merito allo scambio dei prigionieri di Azov.

Leonid Slutsky, negoziatore russo e capo della Duma, ha dichiarato di non aver acconsentito alla possibilità di uno scambio di prigionieri tra i combattenti del Battaglione Azov e l’oligarca filorusso Medvedchuk. Le sue dichiarazioni in un post su Telegram: “La mia opinione non è cambiata: non ci dovrebbe essere uno scambio con i combattenti dell’Azov, che sono banditi nella Federazione russa, ed il loro destino dovrebbe essere deciso dal tribunale”.

La critica di Slutsky si riferisce a tutti quei media “a cui piace prendere delle citazioni fuori contesto”, invitandoli a non fare “sensazionalismo dal nulla”. Le dichiarazioni si riferiscono a Interfax, che citato Slutsky, dicendo che la Russia stava valutando l’ipotesi di uno scambio di prigionieri con l’Ucraina tra combattenti del reggimento Azov e Medvedchuk.

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Le dichiarazioni del filorusso Leonid

“Tutte le questioni relative al politico ucraino Viktor Medvedchuk dovrebbero essere discusse da “coloro che hanno la competenza appropriata”, ha dichiarato Leonid Slutsky. Sono 2.500 i soldati ucraini che si sono arresi ad Azovstal, secondo quanto dichiarato da Denis Pushilin, leader separatista filorusso.

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“2.439 persone sono state detenute e sono in custodia, di cui 78 sono donne. Senza escludere che qualcuno continui ancora a nascondersi nell’acciaieria di Mariupol. Avevano cibo e acqua a sufficienza, avevano anche armi a sufficienza. Il problema era la mancanza di medicinali. Non escludiamo che qualcuno sia rimasto. Verrà effettuato un controllo approfondito”, ha dichiarato il leader, spiegando che c’erano anche “tre nostri prigionieri di guerra della Dpr”, l’autoproclamata repubblica di Donetsk, ed “ora sono liberi. Secondo le informazioni preliminari, sì, c’erano e sì, ci sono. Ma non voglio fare affermazioni infondate, poiché le informazioni saranno, ovviamente, rese pubbliche dopo il lavoro degli specialisti”. Leonid Slutsky sul fatto di aver vallutato l’ipotesi della negoziazione: “Mie dichiarazioni non riportate correttamente”. Zelenskky nella giornata di ieri ha parlato del conflitto, dicendo che “si concluderà definitivamente con la diplomazia. Li porteremo a casa. Questo è quello che dobbiamo

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