In miglioramento, le condizioni di Salman Rushdie, accoltellato venerdì durante un intervento sugli scrittori e gli artisti esiliati in Usa.
L’accoltellamento di Salman Rushdie sarebbe avvenuto nell’ambito di un festival letterario organizzato a Chautauqua, nello stato di New York. Ora finalmente, lo scrittore de “I versetti satanici”, è in grado di parlare e respira senza l’aiuto del ventilatore polmonare, al quale era precedentemente collegato. L’agente di Salman, Andrew Wylie, avrebbe confermato la notizia ai media statunitensi. A causa dell’aggressione, Rushdie rischia comunque di perdere un occhio e ha riportato gravi lesioni ad un braccio.
Ad aggredire lo scrittore, sarebbe stato un 24enne residente a Fairview in New Jersey, bloccato da alcune persone che stavano partecipando all’evento letterario e consegnato alla polizia, che ha subito proceduto all’arresto. Il soggetto si è dichiarato “non colpevole”. Ora dovrà ripresentarsi davanti a un giudice, il 19 agosto. Per la Procura è stato un “attacco premeditato” e si indaga sul ragazzo e i suoi contatti.
Il video dell’aggressione
Salman Rushdie si trovava sul palco, quando l’aggressore si è precipitato su di lui. E’ stato colpito mentre stava per cominciare un intervento sugli scrittori e gli artisti esiliati negli Stati Uniti. Il procuratore distrettuale Jason Schmidt, ha confermato che lo scrittore sarebbe stato colpito con tre coltellate alla parte anteriore destra del collo, 4 allo stomaco e una all’occhio. Inoltre, Salman ha riportato anche una lacerazione alla coscia destra.
Chi è Hadi Matar – Hadi Matar, 24 anni, è il soggetto bloccato negli attimi successivi all’aggressione, accusato di essersi avventato sullo scrittore. Del ragazzo, si sa che è nato in California ed è figlio di un libanese emigrato dalla cittadina di Yaroun, sul versante libanese del confine con Israele (zona a popolazione sciita).