Le elezioni amministrative per la regione di Madrid hanno visto l’affermazione della Ayuso. Male l’area di governo, fuori Ciudadanos.
MADRID – Si sono svolte le elezioni amministrative per la regione della capitale spagnola. Il turno elettorale ha avuto una notevole partecipazione, segnando un record, anche in considerazione della situazione legata alla pandemia e del fatto che si sia votato in un giorno feriale.
Netta affermazione della Ayuso
Quando lo scrutinio è ormai giunto al termine, il dato è consolidato: Isabel Díaz Ayuso del Partito Popolare (Pp) si conferma presidente della Comunità autonoma di Madrid, di cui è in carica dal 2019. Per governare, tuttavia, è probabile l’alleanza con Vox, formazione di destra fondata da alcuni membri fuoriusciti dai popolari. Per governare occorrono 69 seggi e il Pp sarebbe accreditato di 62 eletti, raddoppiando il dato di due anni fa.
Ciudadanos out, crollo dei socialisti
Le elezioni di martedì segnano l’uscita di scena di Ciudadanos, partito centrista che faceva parte della maggioranza a sostegno della Ayuso, che non raggiunge la soglia minima del 5 per centro. Male il Partito socialista (PSOE) che si è fermato al 17 per cento; l’altro partito della coalizione di governo, Unidas Podemos (UP), non va oltre il 7%. Si afferma Más Madrid, formazione progressista in crescita.
Effetti a Madrid?
I risultati elettorali potrebbero avere effetti a catena sulla politica nazionale. L’area della maggioranza che sostiene il premier Pedro Sanchez esce con le ossa rotte. Pablo Iglesias, leader di Podemos e vicepremier, si è dimesso da tutte le sue cariche.