Crisi di governo in Spagna. Il Parlamento boccia la manovra proposta dalla maggioranza. Possibili elezioni anticipate.
MADRID (SPAGNA) – La Spagna potrebbe ritornare al voto nei prossimi mesi. La svolta negativa per il governo guidato da Pedro Sanchez è arrivata nella mattinata del 13 febbraio 2019 quando il Parlamento ha bocciato la manovra proposta dalla maggioranza socialista.
Una presa di posizione arrivata dopo le varie proteste dei giorni scorsi che hanno visto migliaia di persone in piazza per manifestare il loro dissenso contro il governo Sanchez. Proprio per questo motivo il Congresso ha deciso di non votare la legge di bilancio avanzata dai socialisti. In caso di un sì alla manovra la maggioranza avrebbe avuto grosse difficoltà ad andare avanti visto che destre e indipendentisti erano pronti a iniziare il loro cammino di opposizione. Si è deciso quindi di optare per il no e aprire una crisi di governo che dovrebbe portare alle elezioni.
Spagna, finita l’era del governo Sanchez?
Non sono stati mesi semplici per la Spagna. La questione Catalogna è sempre stata al centro della discussione tra Madrid e Barcellona e proprio la rottura dei contatti con i partiti indipendentisti catalani ha portato alla manifestazione di domenica scorsa. In piazza è scesa anche la destra confermando il no alla Finanziaria.
L’opposizione di queste due fazioni politiche non ha permesso a Pedro Sanchez di ottenere la maggioranza per far approvare la legge di bilancio. In questo momento sono in corso tutte le valutazioni possibili da parte del premier spagnolo che a breve potrebbe annunciare le nuove elezioni nei prossimi mesi.
Un destino segnato per il governo socialista che si prepara a fine la legislatura con oltre un anno di anticipo rispetto al previsto. Da capire la data precisa di quando si ritornerà al voto ma possibile che le elezioni vengano fissate per la fine dell’estate o al massimo inizio autunno.
fonte foto copertina https://twitter.com/sanchezcastejon
