Vaccino, Speranza: "Spero sia approvato in anticipo rispetto a quanto previsto"
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Speranza sul vaccino, “Spero possa essere approvato in anticipo”. Ema verso via libera prima di Natale

Roberto Speranza

Roberto Speranza parla del vaccino Pfizer: “Spero che l’Ema possa approvarlo in anticipo rispetto a quanto previsto”.

Il ministro della Salute Roberto Speranza torna a parlare del vaccino contro il Covid e non nasconde il suo desiderio, ossia che l’Ema proceda con l’approvazione del vaccino Pfizer in anticipo rispetto alle previsioni.

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Laboratorio vaccino Coronavirus
Laboratorio Coronavirus

Speranza, “Il mio auspicio è che l’Ema possa approvare il vaccino in anticipo rispetto a quanto previsto”

Ovviamente il Ministro Speranza non dimentica e non mette in secondo piano il tema della sicurezza, che resta prioritario. Ovviamente l’auspicio è che l’approvazione al vaccino Pfizer-BioNTech, già somministrato nel Regno Unito e negli Usa, possa avvenire il prima possibile così da poter procedere con la vaccinazione.

“Il mio auspicio è che l’Ema, nel rispetto di tutte le procedure di sicurezza, possa approvare il vaccino Pfizer Biontech in anticipo rispetto a quanto previsto e che al più presto le vaccinazioni possano iniziare anche nei paesi dell’Unione Europea”, ha dichiarato Speranza come riferito dall’Ansa.

Roberto Speranza
Roberto Speranza

Ema verso il via libera prima di Natale

Stando alle ultime indiscrezioni, l’approvazione dovrebbe arrivare intorno al 23 dicembre, quindi prima di Natale. La campagna di vaccinazione potrebbe quindi iniziare anche prima del mese di gennaio, almeno per quanto riguarda la somministrazione delle prime dosi.

Pfizer
Fonte foto: https://www.facebook.com/Pfizer/

Ricciardi, “Inserire una clausola che obbliga il personale sanitario all’obbligatorietà del vaccino”

Anche Walter Ricciardi ha parlato del vaccino, concentrandosi però sulla parte pratica, quella della somministrazione. Il consulente del Ministro della Salute si dice favorevole ad una forma di obbligo alla vaccinazione per gli operatori sanitari.

“La campagna vaccinale contro l’influenza è andata molto bene, in certe regioni abbiamo superato il 70%, si può raggiungere lo stesso risultato per il Covid con un mix di promozione. Ma se questa non ha effetto è importante inserire una clausola che obbliga il personale sanitario, che sta a stretto contatto con il pubblico e protegge sé stesso ma anche gli altri, all’obbligatorietà del vaccino”.

Al momento non è prevista alcuna forma di obbligatorietà e non tutti sono d’accordo con l’idea di imporre la vaccinazione. La speranza e lo scopo è quello di procedere con una campagna di sensibilizzazione che spinga le persone a vaccinarsi.

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ultimo aggiornamento: 15 Dicembre 2020 15:26

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