Non si placano le proteste e gli scontri a Minneapolis dove la polizia è nell’occhio del ciclone in seguito alla morte di un afroamericano, George Floyd.
STATI UNITI – Seconda serata di dure proteste a Minneapolis (Minnesota), dove domenica scorsa è morto un cittadino afroamericano in seguito all’arresto.
Minneapolis, polizia nel ciclone
Lanci di sassi e di bottiglie contro la polizia e alcuni negozi saccheggiati. Questo quanto accaduto nella seconda serata di proteste a Minneapolis, dove centinaia di persone hanno manifestato davanti al commissariato di polizia. Altre centinaia di persone si sono ritrovate davanti all’abitazione del poliziotto immortalato in un video in cui si vede che soffoca George Floyd premendo sul suo collo con un ginocchio.
La morte di George Floyd
L’episodio è successo nella serata di domenica 24 maggio 2020 con gli agenti che sono intervenuti dopo una segnalazione. Al momento dell’intervento della polizia vi erano diversi testimoni, uno dei quali ha filmato le fasi dell’ammanettamento: nel video, diventato virale, si vede George Floyd a terra, con un poliziotto che preme il proprio ginocchio sul collo dell’arrestato, dire agli agenti di non riuscire a respirare. Poco dopo il 46enne afroamericano ha perso conoscenza, decedendo in ospedale. I quattro agenti intervenuti sono stati immediatamente licenziati dal corpo. La ricostruzione è ancora al vaglio delle autorità locali.