Le stime di Standard and Poor’s sul pil italiano: nel 2020 una contrazione dell’8,9 per cento. ‘Rimbalzo’ nel 2021.
NEW YORK (STATI UNITI) – Sono state pubblicate le nuove stime di Standard and Poor’s sul Pil italiano. Secondo quanto riportato dall’agenzia di rating nel 2020 il nostro Paese dovrebbe avere una contrazione dell’8,9% con un rimbalzo nel 2021 del 6,4%.
Si tratta di cifre leggermente migliori rispetto al passato quando era stato previsto un crollo del 9,5% nell’anno in corso e una crescita del 5,3% per il 2021. “L’Eurozona – si precisa nella nota riportata da La Repubblica – si sta riprendendo più velocemente dalla crisi provocata dal coronavirus“.
“Zona euro entra in una fase di transizione complicata”
Nella nota l’agenzia di rating ha ribadito all’Europa di mantenere alta l’attenzione visto che si sta per entrare “in una fase di transizione molto complicata per il graduale venir meno delle misure di sostegno governativo e l’attuazione di programma delle riforme“.
“Con il persistere di basse spinte inflazionistiche – ha aggiunto S&P – non ci aspettiamo che la Banca centrale europea attui una stretta sulla politica monetaria in tempi brevi, sia in termini di tassi di interessi che dal punto di vista di bilanci”.
Migliorano le prospettive di crescita dell’Europa
La revisione del Pil è toccata anche per l’Europa che avrà una contrazione nel 2020 del 7,4% con un rimbalzo del 6,1% nel 2021. Si tratta di stime migliori rispetto ai mesi precedenti con i dati che sembrano confermare una ripresa dell’intera zona Euro. E per la prima volta per l’Italia si è parlato di una caduta ad una cifra, come precisato in più di un’occasione dal ministro Gualtieri.
Migliori anche i dati sulla disoccupazione che dovrebbe essere del 9,1% nel 2021. Cifre che dovranno essere confermate nelle prossime settimane anche se da questi numeri la ripresa in Europa sembra essere iniziata con il 2021 l’anno del recupero (in parte) del terreno perso nel 2020 per la pandemia.