Ieri una tragedia sulle Dolomiti ha colpito un gruppo di scalatori. Ancora dispersi.
Sono almeno sei i morti e otto i feriti ma ci sono almeno quindici dispersi e il numero potrebbe variare. Ieri un enorme blocco di ghiaccio si è staccato dalla Marmolada travolgendo gli alpinisti che si trovavano sulla montagna. Proprio ieri è stato raggiunto il picco di temperature in cima alle Dolomiti: 10° in vetta. Questo è uno dei tanti altri effetti del cambiamento climatico.
Il ghiacciaio a fianco di punta di Rocca a 3000metri sulla Marmolada si è staccato a causa delle alte temperature sulle Alpi. A 10,3 gradi il ghiaccio si è fuso e si è staccato travolgendo gli alpinisti. Un gruppo che si trovava dietro le vittime racconta di aver sentito un forte boato e come una pioggia fortissima. Secondo i soccorsi alpini è difficile che i dispersi siano ancora vivi, purtroppo.
Tragedia sulla Marmolada: spettacolo devastante
Un soccorritore parla della tragedia dicendo: “Non ho mai visto su queste cime una cosa del genere. Non è stata la solita valanga, è la natura. Se volessimo fare un paragone con l’edilizia potremmo parlare di un cedimento strutturale“. Quello che è successo sulla Marmolada ha evidentemente la sua causa nel cambiamento climatico e nell’aumento delle temperature.
Le testimonianze dei sopravvissuti raccontano di uno spettacolo devastante, corpi smembrati e irriconoscibili. La procura di Trento ha aperto un fascicolo contro ignoti per disastro colposo e dichiara che quello che è accaduto sulla Marmolada è “un disastro inimmaginabile, una carneficina tale che solo difficilmente ci permetterà di identificare con esattezza l’identità delle vittime perché i corpi sono stati smembrati” dalla colata di ghiaccio e sassi.
Il seracco di ghiaccio, ovvero il grosso blocco di ghiaccio che sta sul lato di un crepaccio, si è staccato per le alte temperature che hanno reso il crepaccio instabile. Le ricerche stanno proseguendo ma sono state interrotte perché la zona è pericolosa anche per i soccorritori per nuovi crolli.