La nuova stretta della Cina sui videogiochi. Pechino ha deciso di limitare l’uso ai minorenni a tre ore a settimana.
PECHINO (CINA) – La nuova stretta della Cina sui videogiochi. Come riportato dal Corriere della Sera, Pechino ha deciso di limitare l’uso ai minorenni a tre ore a settimana (dalle 20 alle 21 il venerdì, il sabato e la domenica n.d.r.). Un piccolo strappo alla regola è previsto per i giorni festivi quando si potranno utilizzare per un massimo di 60 minuti.
Una scelta che potrebbe portare ad una perdita economica importante per tutte le aziende dei videogiochi. In molti, infatti, pensano che questa sia una mossa per limitare la libertà delle imprese locali e in futuro non si esclude un’altra stretta importante per questo settore.
Le scelte precedenti
Non è la prima volta che la Cina approva una legge che prevede una stretta per i videogiochi. Dal 2019, infatti, i minori non possono giocare online dopo le 22 di sera e non possono superare i 90 minuti al giorno. Inoltre Pechino ha invitato tutte le persone a registrarsi con il nome reale e alle stesse aziende di non accettare account con dati reali.
I distributori e sviluppatori nei prossimi mesi potrebbero decidere di dotarsi di un sistema di riconoscimento facciale per monitorare il tempo di gioco di tutti i ragazzini minorenni. Una stretta sicuramente importante e destinata a procurare diverse polemiche in Cina.
La dipendenza da videogiochi in Cina
La stretta cinese potrebbe essere stata decisa per provare a ridurre la dipendenza dei videogiochi in Cina. I numeri sono importanti: 665 milioni di persone li usa e nell’ultimo anno, anche per il lockdown, c’è stata una crescita del 3,7% dando vita al più grande mercato al mondo.
Dati che hanno portato ad un giro di affari che nel 2021 potrebbero superare i 45 milioni di dollari. Ma questa stretta rischia di portare ad una frenata a questa crescita.
fonte foto copertina https://it.wikipedia.org/wiki/Cina#/media/File:Flag_of_the_People’s_Republic_of_China.svg