Uno studio dell’Iss sui vaccini contro il Covid ha confermato un calo nel corso del tempo nei più fragili.
ROMA – E’ stato pubblicato uno studio dell’Iss sui vaccini contro il Covid. Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, la ricerca ha confermato una efficacia alta delle dosi a mRna nei primi mesi per poi avere un calo nei più fragili intorno al settimo mese dalla prima somministrazione.
Resta, invece, sempre buona la protezione contro ricoveri e decessi, anche se la variante Delta ha cambiato alcuni fattori. Analisi che sembra confermare la linea intrapresa dal Governo sulla terza dose.
La protezione dei vaccini contro il Covid
Per quanto riguarda la protezione contro il Covid, a distanza di sette mesi dalla seconda dose lo studio ha evidenziato come questa resta molto elevata (96% rispetto al ricovero e 99% rispetto ai decessi). Scende, invece, la riduzione della protezione per quanto riguarda il contagio. Dopo 28 giorni dalla seconda dose si arriva al 75%, mentre dopo sette mesi si arriva al 52%.
Dati che sembrano confermare, vista la presenza della variante Delta, la decisione da parte del Governo di iniziare subito con la somministrazione della terza dose per le persone più a rischio.
Ema: “Più rischi di effetti indesiderati per il cuore dopo la seconda dose di Moderna”
Nel giorno della pubblicazione del report dell’Iss, l’Ema all’Adnkronos ha confermato il rischio maggiore “di effetti indesiderati per il cuore dopo la seconda dose di Moderna negli uomini più giovani“. Si tratta di una analisi preliminari dei nuovi dati e per questo serve una ulteriore valutazione e non c’è ancora una conferma ufficiale.
Nei prossimi giorni ci saranno degli approfondimenti e solo successivamente si arriverà ad un comunicato da parte dell’agenzia europea del farmaco su un tema che potrebbe cambiare in futuro le indicazioni sull’utilizzo di questo vaccino.