Numerosi i dettagli usciti grazie alle testimonianze, davanti al giudice, dei protagonisti di una sospetta violenza sessuale del 2021.
Stupro di Capodanno, le amiche della vittima sostengono che mente. Questo, in sostanza, quello che si è verificato davanti agli occhi del giudice che dovrà decidere la sorte dei ragazzi che nel dicembre 2021 hanno partecipato ad una festa di Capodanno alla villa di Primavalle a Roma. Una vicenda che ricorda molto quella di Mattia Lucarelli. L’evento nella capitale, comunque, aveva portato a varie denunce per crimini legati alla droga ed una per violenza sessuale che, secondo quanto affermato dalla vittima, dovrebbe essere stata viziata dall’alcol. Ieri la giustizia ha chiamato a testimoniare quattro dei venti invitati a quell’evento. Come descritto anche da Il Messaggero, le amiche della vittima hanno ritrattato su quanto avevano scritto nelle chat a disposizione del pubblico ministero.
“Brilla” non “completamente ubriaca”
Le amiche della vittima hanno sostenuto che fosse “brilla“, al massimo, e non “completamente ubriaca” come riportavano le chat in possesso dei giudici. Quello che prima era descritto come “stupro” è stato ieri delineato come “rapporto consenziente”. Un dietrofront importante che cambia completamente le carte in tavola in questo processo. Le amiche della ragazza molestata, che all’epoca dei fatti aveva solo sedici anni, hanno negato inoltre di averla lasciata sola alla festa. “Era lei a voler rimanere isolata”, hanno detto. L’imputato ha anche aggiunto che la vittima era “capace di intendere e di volere, di avere il controllo di quanto stava accadendo”.
Le testimonianza registrate al processo appaiono quindi totalmente discordanti a quanto era stato detto precedentemente. Ora la palla passerà a giudici e avvocati che dovranno fare chiarezza sull’accaduto.
