La stretta al Superbonus voluta dal Governo cambia ancora. La decisione è arrivata dopo le polemiche. Ecco a chi non si applica.
Due giorni dopo il decreto a sorpresa con la stretta sul Superbonus, ecco una piccola svolta del Governo che ha cambiato ancora idea facendo un passo indietro. Le restrizioni non si applicheranno a tutti. Infatti, tutte le prerogative degli incentivi, incluso lo sconto in fattura e la trasferibilità dei crediti d’imposta al 110%, resteranno per i comuni dell’area del cratere sismico dell’Italia centrale.
Superbonus, la stretta e il passo indietro
Dopo che il Governo aveva annunciato un nuovo decreto per contenere i costi legati al Superbonus, con lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura, sono subito arrivate le richieste per rivedere le norme. Le proteste, alcune arrivate anche dalla stessa maggioranza, hanno portato Palazzo Chigi a tornare, almeno in parte, sui propri passi.
Infatti, le novità sulla stretta voluta non riguarderanno tutti i cittadini e i Comuni. Infatti, per i Comuni terremotati, lo sconto in fattura e la trasferibilità dei crediti d’imposta resteranno.
Per tutti i Comuni dell’area sismica dell’Italia centrale le nuove norme non si applicheranno per gli immobili danneggiati, per la precisione, dai terremoti di Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche.
La nuova bozza
Da quanto si apprende, sarebbe già stata presentata una nuova bozza da parte della sottosegretaria all’Economia con delega alla ricostruzione post-sisma, Lucia Albano.
Stando all’Ansa la deroga “trova applicazione nel limite di 400 milioni di euro per l’anno 2024, di cui 70 milioni per gli eventi sismici verificatesi il 6 aprile 2009”.
Al momento, però, non è ancora chiaro, se il tetto di spesa sia confermato. In questo caso spetterebbe al commissario straordinario per la ricostruzione farlo rispettare.
“Ringrazio il ministro Giorgetti e tutto il governo guidato da Giorgia Meloni”, le parole riprese dal Corriere della Sera da parte del presidente delle Marche Acquaroli. “Il decreto consentirà ai proprietari degli immobili lesionati o distrutti dal sisma di continuare a sommare il contributo sisma alle agevolazioni offerte dal 110%”, il commento, invece, del commissario straordinario Castelli.