Il vicepremier Antonio Tajani apre al dibattito sullo Ius scholae, dichiarando che l’Italia è matura e risponde alle critiche.
Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha recentemente lanciato un forte appello a favore dello Ius scholae, scatenando intorno a sé diverse polemiche.
In un’intervista a La Repubblica, il leader di Forza Italia ha risposto in merito a questa proposta di legge che he permetterebbe ai figli di immigrati nati in Italia o arrivati nel Paese da piccoli di ottenere la cittadinanza italiana dopo un ciclo scolastico.
Il ministro Tajani risponde alle polemiche sullo Ius scholae
In una recente intervista riportata da Tgcom24, Antonio Tajani ha esordito con una riflessione sul significato dell’essere italiani.
“Per me non esistono differenze di colore o etnia, un buon italiano è chi crede nell’Italia, la conosce, la difende“, afferma.
Il vicepremier ha poi sottolineato come il cambiamento demografico e sociale dell’Italia richieda un aggiornamento delle leggi sulla cittadinanza.
“Quanti militari figli di stranieri ci sono nel nostro esercito? E poi gli atleti, le scuole in cui vanno i nostri figli. Il mondo cambia e continua a cambiare, svegliamoci“, ha proseguito.
Tajani ha anche chiarito che la sua posizione sullo Ius scholae non è dettata da tatticismi politici né da accordi sotterranei con l’opposizione.
“Mica ho sentito Schlein per fare un inciucio. Né lavoro a un accordo sottobanco con il Pd. È solo quello che pensiamo, da sempre. È quello di cui ha bisogno il nostro Paese“, ha dichiarato.
La sfida all’interno del governo
Tuttavia, Tajani non ha nascosto le difficoltà che questa proposta potrebbe incontrare all’interno del governo. La premier Giorgia Meloni e il vicepremier Matteo Salvini hanno già espresso la loro contrarietà.
“Non è la nostra priorità, che sono altre“, ha ammesso il leader di FI, ma ha anche precisato che in un governo di coalizione è normale avere opinioni diverse: “Non siamo un partito unico, ognuno ha le sue idee“.
Nonostante le divergenze, Tajani ha evidenziato che lo Ius scholae gode di un ampio consenso tra gli italiani. “I sondaggi dicono che gli italiani sono a favore dello Ius Scholae“, ha affermato.
Il leader di Forza Italia ha concluso precisando che qualsiasi iniziativa in tal senso sarebbe portata avanti dai parlamentari del suo partito, e non direttamente dal governo: “Prima ne voglio parlare con i gruppi di FI. E sarebbe un’iniziativa dei nostri parlamentari, non del governo“.