L’azione delle banche centrali, a partire dalla crisi finanziaria, e volta a impedire recessioni devastanti, è stata salutata con entusiasmo: ora i livelli dei Tassi di interesse pressoché a zero ovunque pongono questioni inquietanti.
Banchieri
La spinta della politica monetaria non dovrebbe sostituire l’azione politica, accompagnarla e consentire i necessari tempi di attuazione poiché le modifiche strutturali necessitano di tempi più lunghi rispetto ai cicli economici.
Tutti sono felici di avere denaro disponibile a basso costo ma questo, a lungo andare, introduce pesanti distorsioni che possono arrivare a destabilizzare il sistema; assistiamo già ora alle crescenti difficoltà dei fondi pensione a “garantire” i valori di pensione promessi, le banche, con tassi zero o negativi ed una redditività assai sofferente, non beneficiano del polmone dettato dagli spread e traslano i costi nella migliore delle ipotesi sui correntisti, nella peggiore sul sistema.
L’azione dei mercati spinge, verso la ricerca di redditività, su strumenti a rischio crescente ignorando progressivamente gli allarmi e perdendo il giusto equilibrio. Il Cerino è acceso e passa di mano in mano.
La “staffetta” partita dal lontano 2008 delle banche centrali nel contribuire ad inondare di liquidità il mondo potrebbe non reggere al prossimo cambio ( 2017 termine QE della BCE?) e soprattutto potrebbe essere messa in crisi dalla minore disponibilità di titoli acquistabili: a chi passa il cerino acceso?
Politici
La gestione di periodi di recessione dovrebbe vedere interventi strutturali di politica fiscale.
La crescita passa attraverso interventi volti a rilanciare le infrastrutture, a creare le “basi” per attrarre nuovi investitori garantendo una semplificazione delle norme e una certezza e rapidità del diritto.
Una porzione di spesa pubblica, correttamente orientata, potrebbe essere l’unico “cannone” disponibile per evitare la prossima crisi; invece di appoggiarsi alle banche centrali è tempo che la politica faccia il proprio dovere.
Investitori
Nessuna pretesa di trovare l’investimento privo di rischio con rendimento alto: ogni pranzo ha un costo ed il conto si paga sempre in un modo o nell’altro.
Rifuggite dalle sirene della strutturazione, prodotti costruiti solo per dare sensazione di ricavo e sicurezza, a compensare i tassi di interesse bassi può unicamente il mantenere una elevata diversificazione e affidarsi agli strumenti che investono in attività reali.
La Consulenza non è mai stata così importante come oggi.
L.A. | UNICASIM