Tav, Palazzo Chigi nega un’apertura del Premier Giuseppe Conte, Danilo Toninelli: analisi sul progetto resta negativa.
Continua a far discutere il caso Tav, ormai al centro dei vertici di governo. Il tempo stringe e lo sa bene la Lega, che guarda con attenzione all’ultimatum per ottenere i fondi europei. Lo sa bene anche il Movimento Cinque Stelle, che continua a temporeggiare e a ribadire la sua posizione fortemente contraria alla realizzazione dell’opera, come fatto da Danilo Toninelli.
Tav, la nota di Palazzo Chigi: nessuna apertura da parte di Giuseppe Conte
I segnali di un’apertura sembravano essere arrivati dal premier Giuseppe Conte, che aveva fatto sapere di aver preso in mano il fascicolo sulla Tav lanciando un segnale di apertura al progetto di una mini Tav, ossia di un progetto dai costi ridotti concentrato sulla tratta italiana. Ma, come detto sembravano segnali di apertura.
Con una nota diramata sui propri canali ufficiali, infatti, Palazzo Chigi ha smentito un’apertura da parte del premier Giuseppe Conte, riportando le pedine alla posizione di partenza.
Danilo Toninelli, analisi sulla Tav resta negativa
Anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli è tornato a parlare della Tav, o meglio è tornato a bocciare il progetto. Dalla nuova analisi sul progetto, fa sapere il MIT, emerge un bilancio comunque negativo, con una perdita per circa due miliardi di euro per le casse dello stato italiano.
“Il Tav può anche servire e sono felice se dopo il 2070 serve, ma io sono il ministro delle infrastrutture e mi sento responsabile se domani crolla un altro ponte e muore qualcuno, anche se giuridicamente non lo sono, perché avrei potuto impiegare le risorse del Tav per fare manutenzione a quella infrastruttura“, ha dichiarato Danilo Toninelli in occasione della visita al cantiere per la ricostruzione del Ponte di Annone Brianza crollato il 26 ottobre 2011.
