Sull’arco alpino, le temperature stanno aumentando ad una velocità doppia rispetto alla media del globo. Atmosfera sopra i 3.500 metri.
Atmosfera a 3.500 metri di quota e in profondo disequilibrio, tanto che a fine luglio lo zero termico è stato registrato a 5.184 metri sulle Alpi svizzere, un dato unico nel suo genere.
Ad affermarlo, Legambiente, che ha constatato gli effetti dell’inverno 2021/2022, assolutamente mite e pieno di siccità, lungo tutto il versante dell’arco alpino italiano (in molte zone, si è superata la soglia dei 100 giorni senza pioggia). La neve al suolo negli ultimi dieci anni, ha implicato una pedissequa diminuzione, tanto che molti nivometri, erano a zero già a maggio.
I dati scientifici
Il commento di Marco Giardino, Vicepresidente del Comitato Glaciologico: “I dati scientifici indicano che il riscaldamento climatico sta producendo effetti ambientali sempre più rapidi ed evidenti nelle Alpi. A soli 2 anni di distanza dalla prima edizione della Carovana dei Ghiacciai, potremo verificare direttamente gli impressionanti cambiamenti nel frattempo avvenuti su alcuni ghiacciai-campione; il confronto con i preziosi dati storici che il Comitato Glaciologico Italiano raccoglie dal 1914, nelle campagne glaciologiche annuali, ci permetterà di comprendere le modalità del cambiamento e di valutare quali siano le possibilità di risposta, in termini di mitigazione e adattamento”.
Il viaggio di Carovana dei Ghiacciai 2022, verrà inaugurato dai Ghiacciai del Miage e Pré de Bar (Monte Bianco) mercoledì 17 e giovedì 18 agosto. Come ben dettagliato da Legambiente, i primi due giorni saranno dedicati all’analisi delle differenti morfologie glaciali, oltre che alle recenti variazioni ambientali, ma anche a riflessioni circa i cambiamenti climatici e le necessità di adattamento.