Thyssenkrupp, semilibertà per i manager condannati

Thyssenkrupp, semilibertà per i manager condannati

Tragedia della Thyssenkrupp di Torino, respinto il ricorso dei due manager condannati in Italia. Sconteranno la pena in carcere in Germania.

Germania, due manager in carcere per la strage Thyssenkrupp di Torino. Il Tribunale di Hamm, Germania, ha respinto il ricorso dei due imputati che erano stati condannati in Italia per la morte di sette operai durante il drammatico incidente avvenuto nello stabilimento. I giudici hanno confermato la condanna, rimodulata in base al diritto tedesco, che per l’omicidio colposo prevede una detenzione fino a cinque anni.

Una decisione rivista nelle settimane successive con i manager che potranno lavorare in azienda di giorno per poi rientrare in carcere la sera.

Thyssenkrupp di Torino, due manager condannati in Italia

Si tratta di Gerald Priegnitz e Harald Espenhahn. I due erano stati condannati in Italia rispettivamente a 6 anni e 10 mesi 9 anni e 8 mesi per la tragedia della Thyssenkrupp di Torino. In Germania verrà applicata la normativa tedesca che per l’omicidio colposo prevede una condanna fino a cinque anni di detenzione.

Tribunale

Respinto il ricorso, i manager condannati in Italia sconteranno la pena in Germania

I due manager erano stati condannati in Italia per la morte di sette operai. Il Tribunale di Essen aveva dichiarato esecutive le condanne comminate dalla giustizia italiana ma le aveva modificate in base alla giurisprudenza tedesca. Le pena era quindi passata a cinque anni. Priegnitz e Espenhahn avevano deciso di fare ricorso.

Il Tribunale regionale superiore di Hamm ha però respinto la richiesta dei due manager che dovranno scontare cinque anni di detenzione in carcere in Germania. Si tratta della pena massima prevista per l’accusa di omicidio colposo.

Il Pg di Torino: “Carcere inevitabile”

La conferma del carcere arriva anche dal procuratore generale di Torino, Francesco Saluzzo, in conferenza stampa: “Il tribunale di Essen ha riconosciuto la sentenza torinese e i manager andranno in prigione per scontare una pena di cinque anni. La libertà vigilata è prevista solo dopo aver scontato la metà della condanna“.

Rogo Thyssenkrupp, concessa semilibertà ai due manager tedeschi

La questione della Thyssenkrupp torna alla ribalta dopo la diffusione della notizia della concessione della semilibertà ottenuta dai due manager tedeschi.

La Procura di Essen ha concesso una misura alternativa al carcere pieno. I due manager potranno lasciare il carcere per andare a lavorare, ma dovranno fare ritorno nella struttura penitenziaria la notte.

Stando alle ricostruzioni dei media, le autorità tedesche avrebbero concesso questa formula in quanto i due manager condannati non hanno precedenti penali. Inoltre non ci sarebbe il rischio che possano fuggire e non ci sarebbe neanche il rischio di reiterazione del reato.

Inevitabilmente la notizia ha scatenato le polemiche dei parenti delle vittime e delle persone che in questi anni hanno combattuto chiedendo giustizia per le vittime di una tragedia destinata a rimanere nella storia dell’Italia.