Ancora incerta la causa del disastro ambientale che ha colpito il fiume Oder.
Da diversi giorni sono stati trovati migliaia di pesci morti lungo il fiume Oder al confine tra Germania e Polonia. Il primo ritrovamento è stato sulla riva polacca del fiume il 10 agosto dove diverse tonnellate di pesci morti sono state ripescate dal fiume. Anche se stando ai media locali i primi avvistamenti di pesci morti si sono verificati a fine luglio. Al momento la causa certa che ha provocato questo disastro è ancora sconosciuta. Ma ci sono varie ipotesi che possono spiegare questo terribile fenomeno.
La prima ipotesi è che sia stata scaricata una sostanza tossica nel fiume che in breve tempo ha provocato un’eccessiva ossigenazione dell’acqua a causa di caldo e siccità. I media parlano di una “catastrofe ecologica” perché non si tratta solo di pesci morti ma anche di altri animali, come uccelli e castori e anatre. Per questo motivo, a Francoforte sull’Oder è stato imposto il divieto di entrare in contatto con l’acqua e mangiare pesce di fiume.
Il disastro ambientale può raggiungere anche il Baltico
“Vogliamo trovare i colpevoli e punire gli autori di questo crimine ecologico”, ha detto il premier polacco Mateusz Morawiecki. Per questo ha anche offerto un premio di un milione di zloty (217mila euro) a coloro che aiuteranno ai servizi di Stato di scoprire i coloro che hanno provocato questo disastro ecologico. Le amministrazioni delle cinque regioni interessate hanno chiesto lo stato di calamità naturale.
Ora si teme che questo disastro possa raggiungere la laguna di Stettino e poi il Mar Baltico. Le indagini proseguono e secondo i test delle acque del fiume non ci sono tracce di mercurio ma solo livelli di sale elevati.