Ragazzo colpito dal coronavirus salvato grazie a un trapianto di polmoni destinato a rimanere nella storia della medicina europea.
È una storia a lieto fine quella di un ragazzo positivo al coronavirus che aveva attaccato in maniera particolarmente aggressiva le vie respiratorie bruciandogli i polmoni. Il giovane, ricoverato per più di due mesi in terapia intensiva, è stato salvato con un trapianto bilaterale di polmoni, eseguito al Policlinico di Milano.
La lotta contro il coronavirus
Il ragazzo risulta positivo al coronavirus e viene ricoverato. Si rende necessario il trasferimento nel reparto di Terapia intensiva per problemi respiratori.
A distanza di quasi un mese dall’inizio del dramma i polmoni risultavano irrimediabilmente compromessi. Ma non ci si arrende mai. E così inizia a prendere piede l’idea di un trapianto di polmoni. Un progetto coraggioso, che ribadisce il valore degli uomini che compongono il nostro sistema sanitario.
Dall’ospedale, come riferito da la Repubblica, fanno sapere che si tratta del primo intervento di questo tipo in Europa.
Il ragazzo salvato con un trapianto di polmoni
L’idea è diventata un progetto, poi un vero e proprio piano chirurgico. Risolte le questioni burocratiche, il semaforo verde è scattato dopo che sono stati rintracciati gli organi idonei con il paziente. E così inizia il miracolo.
L’intervento destinato a rimanere nella storia è durato diverse ore e si è concluso senza complicazioni. Si è trattato ovviamente di un intervento complesso anche per i danni causati dal coronavirus. Inoltre l’équipe chirurgica ha dovuto lavorare osservando le norme di sicurezza anti-contagio. In condizioni non propriamente ottimali insomma.
Stando a quanto riferito da il Corriere della Sera, alla fine di maggio il ragazzo ha iniziato la fisioterapia ed è in pieno recupero.