Travaglio: “Giorgia Meloni è un’intrusa. Chi si fida di Renzi? Il penultimo dei pirla”

Travaglio: “Giorgia Meloni è un’intrusa. Chi si fida di Renzi? Il penultimo dei pirla”

Marco Travaglio difende Povia contro la censura e attacca Matteo Renzi. Critiche anche verso la premier Giorgia Meloni.

Marco Travaglio, noto direttore de Il Fatto Quotidiano, è tornato a far parlare di sé con un’intervista rilasciata al quotidiano La Verità, in cui ha difeso il cantante Povia e attaccato l’ex premier Matteo Renzi.

Le sue dichiarazioni non si sono limitate a questi temi, includendo anche un’analisi sul governo di Giorgia Meloni e sulla sua posizione nell’establishment politico nazionale e internazionale.

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni e il ruolo nella politica internazionale.

Come riportato da Open, Travaglio ha rivolto la sua attenzione al governo attuale, guidato da Giorgia Meloni, descrivendo la leader di Fratelli d’Italia come “un’intrusa” all’interno dell’establishment italiano e internazionale.

Ci si è messo d’accordo, anche con eccessi di zelo che nascono proprio dal fatto che la Meloni è vista come un’intrusa,” ha dichiarato.

Secondo Travaglio, la premier avrebbe dovuto dimostrare il suo allineamento con l’establishment attraverso “prove d’amore esagerate“.

Ha citato esempi specifici come il voto su Ursula von der Leyen e le critiche del ministro Crosetto riguardo all’incursione ucraina in Russia – evidenziando come – ogni volta che: “Accenna a deragliare dalla retta via, i salotti buoni le ricordano che è lì in prova“.

La difesa a Povia e l’attacco a Renzi

Durante l’intervista, come scritto da Open, Travaglio ha affrontato la controversa esclusione di Povia, noto per le sue posizioni no-vax, da alcuni eventi.

Riguardo a Povia, non capisco perché uno non possa cantare se è no-vax” – inizia il giornalista – “Io ho fatto tutti i vaccini, anche se sono contrario agli obblighi perché il dogma dell’Immacolata Vaccinazione non mi risulta“.

Se inviti Povia e poi lo cacci perché ha idee diverse dalle tue, è censura bella e buona,” ha aggiunto duramente.

Infine, il direttore de Il Fatto Quotidiano non ha risparmiato critiche a Matteo Renzi, politico spesso al centro di polemiche.

Da osservatore, constato che chiunque si è fidato di lui è rimasto fregato. Calenda si è definito l’ultimo pirla ad averlo fatto. Ma in Italia i pirla sono sempre penultimi,” ha affermato con il suo consueto tono caustico.