L’ex ministro dell’economia rettifica la punizione dell’Ue contro Budapest.
Il problema dell’Ungheria di Orbàn secondo Giulio Tremonti è il suo rapporto con la Russia, non le violazioni dello stato di diritto. Il candidato con Fratelli d’Italia frena sull’iniziativa della Commissione Ue di punire l’Ungheria. “Abbiamo visto com’è andata con la Polonia: era stata giudicata fuori dallo Stato di diritto e ora viene applaudita per aver accolto i profughi ucraini” ha fatto notare l”ex ministro sottolineando il cambio di rotta nei confronti del paese da parte dell’Ue.
Secondo Tremonti le criticità democratiche polacche sono passate in secondo piano dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. E questa potrebbe essere la stessa linea dell’Ue contro l’Ungheria. “Da Budapest hanno già detto di voler seguire le indicazioni della Commissione” ha evidenziato. La differenza con la Polonia però sono i rapporti che Orbàn ha con Putin, a differenza della Polonia.
Tremonti spiega la situazione dell’Europa
Ed è proprio ai rapporti con la Russia che si riferiva Draghi quando ha sottolineato l’importanza delle alleanze. “Scommetto che se non ci fossero sospetti di cointeresse con Putin, Bruxelles non avrebbe preso queste ultime iniziative contro Budapest” ha dichiarato Tremonti. L’ex ministro dell’economia inoltre crede che l’Europa sia entrata in una fase positiva e costruttiva come evidenziato dall’acquisto dei vaccini e il Pnrr.
Sulla questione energetica il problema non è dell’Europa secondo Tremonti ma della complessità della materia. “Non è solo la guerra a incidere sui prezzi, c’è la speculazione e contrastarla non è un’impresa semplice né immediata” spiega l’economista. Per Tremonti il price cap è l’obiettivo giusto ma non può essere raggiunto nel breve ermine e nel frattempo bisogna prendere atto degli effetti negativi dell’inflazione.