Il corpo senza vita di un uomo di 76 anni è stato trovato a Salento. Era incappucciato e legato al tavolo di casa sua.
Trovato un 76enne morto in casa sua, incappucciato e legato ad un tavolo. A fare la scoperta del cadavere è stata la collaboratrice domestica dell’uomo, che come tutti i giorni, si era recata nell’abitazione per svolgere il suo lavoro di governante. Il 76enne si chiamava Donato Montinaro ed era residente a Castri di Lecce, in Salento. Abitava in via Roma.
Gli investigatori hanno trovato il corpo di Donato Montinaro legato mani e piedi con delle fascette di plastica, ed era anche incappucciato. Inoltre, sono state riscontrate delle ferite da taglio sul corpo del 76enne. Il corpo dell’uomo è stato ritrovato all’interno della sua abitazione di via Roma.
La scena lascerebbe intendere l’ipotesi di un atto vendicativo, piuttosto che ad una rapina finita male. Donato Montinaro era un falegname in pensione. La domestica ha trovato il corpo dell’uomo per terra, legato con del nastro adesivo alle gambe del tavolo.
Secondo le prime ricostruzioni effettuate dagli investigatori, non ci sarebbero segni di effrazione nell’abitazione. Questo potrebbe voler significare che la vittima conosceva il suo assalitore, e che probabilmente lo ha fatto entrare in casa di sua spontanea volontà. Attualmente sono in corso le indagini per verificare le ipotesi fino ad ora formulate.
Le indagini
Nel luogo del delitto sono arrivati i carabinieri della stazione di Calimera, insieme ai colleghi del Reparto operativo del comando provinciale. Sono partite immediatamente le indagini con le deposizioni rilasciate dalla domestica di Donato Montinaro. Inoltre gli inquirenti hanno acquisito le immagini degli impianti di sorveglianza installati nelle zone adiacenti. Gli inquirenti hanno anche raccolto le testimonianze dei vicini di casa.
Ad eseguire i sopralluoghi la Sezione investigazioni scientifiche. Il medico legale, Roberto Vaglio, ha invece effettuato le dovute analisi sul cadavere dell’uomo constatando ora e causa del decesso. Sul luogo sono giunti anche il comandante provinciale dell’Arma, Paolo Dembech ed il sostituto procuratore Maria Consolata Moschettini. Le sezioni investigative stanno conducendo un’indagine per omicidio a carico di ignoti.