Fermata dai carabinieri la banda di truffatori che usava la tecnica dello “smishing”: ecco come proteggere i propri conti.
Arriva un SMS sul proprio cellulare: niente di preoccupante, sembra. Eppure dietro quel mittente che può sembrare “affidabile”, si nasconde una meschina truffa. E’ ciò che aveva messo in piedi un gruppo di persone, smascherato nelle ultime ore dai carabinieri di Roma.
La truffa via SMS
Con la tecnica dello “smishing”, una banda inviava sms per ottenere dati sensibili delle vittime a cui veniva svuotato il conto bancario. Dopo la denuncia di un cittadino romano, che si è visto sottrarre 27 mila euro dal proprio conto, sono iniziate le indagini.
I carabinieri della sezione Cyber Investigation del nucleo investigativo di Roma, insieme alla Procura di Ancona, sono riusciti a risalire a un uomo originario di Torre Annunziata e residente nelle Marche, che è stato poi arrestato.
Sono indagine anche altre quattro persone ritenute appartenenti alla banda di truffatori. Dalle indagini emerge che le vittime erano convinte di comunicare con la banca, che chiedeva loro di accedere al proprio conto online attraverso le credenziali di accesso.
I malviventi prelevavano i soldi dai conti per poi versarli su conti di persone compiacenti, a cui veniva lasciato circa il 15%. Fino ad ora sono stati commessi almeno 19 episodi in Italia, per un totale stimato in almeno 280 mila euro. Durante le perquisizioni, sono stati trovati 16 mila euro in contanti e dispositivi elettronici e informatici su cui verranno effettuati accertamenti.
Come riconoscere le truffe
Quando si parla di Smishing, ci si riferisce ad una forma di truffa che utilizza messaggi di testo per appropriarsi di dati personali a fini illeciti. Ai destinatari vengono inviati messaggi che chiedono di fornire informazioni con urgenza.
Ad esempio, alle vittime viene chiesto di cliccare un link che conduce a un form online in cui inserire dati personali, dati bancari o della carta di credito. Attraverso il link, i truffatori possono installare sullo smartphone della vittima programmi per intercettare dati personali o per accedere alle app con cui si gestiscono le proprie carte di credito.
Negli SMS truffa, può essere chiesto al destinatario anche di scaricare un allegato che può contenere programmi capaci di prendere il controllo dello smartphone o accedere ai dati in esso contenuti. Non rispondete mai ai messaggi inviando dati personali come il codice fiscale, il pin del bancomat o quello utilizzato per l’internet banking.
Attenzione anche quando vi sarà chiesto di chiamare un numero di telefono, dove poi un finto operatore o un sistema automatizzato chiedono di fornire informazioni come i dati bancari o della carta di credito.
Come proteggersi?
State molto attenti a fidarvi a occhi chiusi dei messaggi che potreste ricevere sul vostro telefono. In particolare, non comunicare mai dati e informazioni personali, come anche i codici di accesso, pin, password, dati bancari e della carta di credito a sconosciuti. Ricordate che istituzioni e banche non richiedono MAI di fornire dati personali tramite sms o messaggistica istantanea.
Non conservare le proprie credenziali sensibili sullo smartphone, e controllate spesso i movimenti bancari. Allertate la banca o il gestore della carta di credito attraverso i canali di comunicazione affidabili, se avete il timore di essere stati vittime di una truffa.
Se si ricevono messaggi da sconosciuti, non cliccare sui link in essi contenuti e non aprire eventuali allegati: sono di certo una truffa.