Le nuove tariffe minacciate da Trump potrebbero colpire 65 miliardi di export italiano verso gli Stati Uniti. Quali settori rischiano di più.
Con la rielezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti nel gennaio 2025, si riapre lo spettro delle guerre commerciali. E l’Italia, con i suoi 65 miliardi di euro di export verso gli USA, è tra i paesi europei più esposti. Un ritorno che preoccupa imprenditori e istituzioni, viste le precedenti azioni protezionistiche adottate dall’ex tycoon nel suo primo mandato.
Gli Stati Uniti rappresentano il secondo mercato di sbocco per il Made in Italy, con una crescita impressionante rispetto al periodo pre-pandemia. Tuttavia, i segnali arrivati dai primi mesi della nuova amministrazione Trump indicano una chiara intenzione di rafforzare la produzione interna, anche a costo di introdurre dazi del 25% sulle importazioni europee.
Meccanica, alimentare e auto nel mirino
Il primo impatto si avvertirebbe sui settori più vulnerabili: meccanica strumentale, agroalimentare e mezzi di trasporto. La meccanica da sola vale quasi 13 miliardi di export, con migliaia di piccole e medie imprese coinvolte nella produzione di componenti essenziali per l’industria americana.
Nel comparto agroalimentare, invece, la minaccia riguarda soprattutto i vini italiani, come Chianti e Prosecco, già finiti nel mirino in passato. Un dazio al 200% sarebbe devastante per un settore che genera 2 miliardi di euro solo dagli alcolici.
Anche l’automotive non è al sicuro. Gli squilibri tra dazi UE e USA sulle auto e il contesto politico rendono probabile una nuova stretta contro i veicoli europei, incluse le celebri supercar italiane e le due ruote di marchi come Ducati e Vespa.
I prodotti avanzati possono resistere, ma non basta
Nonostante il rischio concreto, i prodotti ad alta tecnologia e difficili da sostituire potrebbero resistere meglio alla pressione doganale. È il caso del farmaceutico e di alcune componentistiche avanzate, dove l’Italia ha un ruolo chiave anche nella catena del valore globale.
Con Trump di nuovo alla Casa Bianca, 65 miliardi di esportazioni italiane rischiano di diventare meno competitive o addirittura fuori mercato. Un colpo che l’economia italiana non può permettersi di ignorare.
