Donald Trump in prima fila ai funerali di Papa Francesco: non un caso ma una scelta precisa. Ecco svelato il motivo.
Dopo le immagini di Donald Trump e Volodymyr Zelensky che hanno avuto un breve colloquio a margine della cerimonia, molti si sono chiesti perché l’attuale presidente americano fosse seduto in prima fila durante i funerali di Papa Francesco. Ecco, come riportato da Corriere.it, svelata la risposta.

Funerali di Papa Francesco: perché Trump era in prima fila
Con la U di “United States of America“, Donald Trump avrebbe dovuto occupare uno degli ultimi posti, seguendo l’ordine alfabetico inglese. Tuttavia, nei protocolli vaticani la lingua ufficiale è il francese. Questo ha fatto sì che “États-Unis d’Amérique“, la traduzione francese di Stati Uniti d’America, venisse collocata in ordine alfabetico con la lettera E, molto prima della U.
Così il presidente Usa si è ritrovato in prima fila, seduto accanto alla moglie Melania, vestita con un cappottino nero abbinato a guanti e cappellino con veletta. Alla sua sinistra sedeva il presidente dell’Estonia, Alar Karis, seguito dai Reali di Spagna, Felipe e Letizia.
Dalla parte opposta, oltre il corridoio di passaggio, c’era il presidente della Finlandia, Alexander Stubb. Seguito da Emmanuel Macron con la moglie Brigitte, entrambi apparsi molto provati. Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky era presente in prima fila, seppur più distante dal Tycoon.
Un altro fattore determinante per la disposizione
Oltre al criterio linguistico, a determinare la posizione di Donald Trump è intervenuta anche una precisa esigenza di sicurezza. La richiesta di due poltroncine rosse in prima fila era infatti “legata anche a motivi di sicurezza“, come stabilito dagli organizzatori.
Essere in prima fila ha permesso al Tycoon di lasciare velocemente Piazza San Pietro. Il presidente è stato il primo a defluire dalla cerimonia, alle ore 12.20. Successivamente, ha raggiunto l’aeroporto di Fiumicino, dove è arrivato alle 13.05, e il suo volo è decollato pochi minuti dopo.
L’intero tragitto è stato seguito dalle forze dell’ordine italiane e monitorato dall’alto da un elicottero, sotto il coordinamento del Centro per la gestione dei grandi eventi presso la Sala operativa della questura di Roma.