Torna il Tutor autostrada attivo su alcune tratte selezionate in base a determinati criteri; entra in funzione la nuova tecnologia SICVe-PM dopo lo stop di maggio.
Dopo una lunga serie di controversie, il Tutor ritorna in funzione. Lo comunica l’ASAPS (Associazione Amici della Polizia Stradale) in una nota stampa diramata dal proprio sito ufficiale. Di contro, Autostrade per l’Italia ha seccamente smentito i dettagli riportati dall’associazione, definendole “informazioni prive di fondamento”.
Il Tutor SICVe-PM si riaccende su quattro tratte
Il Sistema Tutor di nuova omologazione entrerà in funzione il prossimo 25 luglio. Sarà attivo inizialmente solo su alcuni tratti della rete autostradale, selezionati in base ad alcuni fattori di criticità. Ecco quanto si apprende dalla nota dell’ASAPS:
“Dopo l’improvviso spegnimento dei Tutor alla fine dello scorso mese di maggio per la nota vertenza sul brevetto, dal 25 luglio verranno riattivate le prime tratte del sistema TUTOR nuova omologa SICVe-PM con questi obiettivi:
– Miglioramento prestazionale
– Indipendenza del software per il riconoscimento delle targhe
Le prime tratte di reinstallazione sono individuate secondo i seguenti criteri:
• Punti «sotto osservazione» (A10; galleria di Base Direttissima A1; A16 Baiano-Avellino)
• Tratti lungo le principali direttrici, A1 e A14, con i più alti tassi di mortalità pre-tutor”.
La smentita di Autostrade per l’Italia sulla riattivazione Tutor
Le informazioni diffuse dall’associazione ASAPS sono state sostanzialmente smentite da Autostrade per l’Italia. L’azienda, infatti, in una breve nota stampa apparsa sul proprio sito ufficiale, ha fatto sapere che “in relazione alle indiscrezioni pubblicate sul sito di ASAPS sulla prossima attivazione di nuovi sistemi di rilevazione della velocità media sulla rete, Autostrade per l’Italia precisa che ogni valutazione e decisione puntuale circa le tratte, i tempi e le modalità di attivazione è di competenza della Polizia Stradale. Le informazioni già diffuse in questa fase, quindi, non hanno alcun fondamento“.
A questo punto, per verificare se le indiscrezioni diffuse dalla ASAPS siano attendibili, bisognerà attendere una comunicazione ufficiale da parte della Polizia, dal momento che il rientro in funzione del Tutor autostradale era atteso per il 15 luglio 2018 (anche in previsione del massiccio esodo di viaggiatori per le vacanze estive).
Ricordiamo che Autostrade per l’Italia è stata condannata a maggio alla rimozione dei vecchi Tutor, a seguito della sentenza emessa dalla Corte di Cassazione di Roma. Questa, infatti, aveva accolto il ricorso di una società fiorentina (la Craft, di Greve in Chianti) che aveva denunciato Autostrade per l’appropriazione indebita del brevetto del SICVe Tutor. A fine maggio, il sistema è stato spento definitivamente, mentre Autostrade e Polizia Stradale annunciavano l’arrivo a stretto giro di posta di una soluzione alternativa. Sul nuovo brevetto SICVe-PM, però, pende una richiesta di annullamento di approvazione poiché, utilizzando una tecnologia già nota nel momento in cui la Craft depositò il proprio brevetto (1999), il nuovo sistema Tutor rischia di subire la stessa sorte del predecessore.
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