Milan, Gianluigi Donnarumma vuole rimanere in rossonero ma l’UEFA (e Mino Raiola) complicano tutto.
Milan, Gianluigi Donnarumma è una spina nel fianco – Come se non bastasse il buon Mino Raiola, ora ci si è messa anche l’UEFA a complicare il mercato del Milan che, inevitabilmente, gira intorno ai grandi nomi di Giacomo Bonaventura, Suso e appunto Gianluigi Donnarumma.
A poco meno di un anno di distanza dal suo rinnovo – discusso e complicato – con il Milan, l’estremo difensore è di nuovo il grande protagonista del mercato in uscita.
Raiola non ha mai abbandonato il suo sogno di portare il suo assistito via da Milanello e ha continuato a lavorare senza sosta alla ricerca della pista giusta.
Milan, Gianluigi Donnarumma vuole restare?
Nonostante il rapporto ormai incrinato con la tifoseria e nonostante il malumore del fratello Antonio, Gianluigi Donnarumma vorrebbe rimanere in rossonero. Decisione a sorpresa quella di Gigio che ancora non ha fatto i conti con la decisione finale dell’UEFA che tiene tutti con il fiato sospeso.
Restando in casa Donnarumma c’è il giocatore pronto a difendere ancora i pali della porta rossonera e il suo agente che, sfumata la pista Psg, tratta con Napoli, Real Madrid e Napoli nella speranza che una delle tre possa mettere sul piatto i settanta milioni chiesti da Mirabelli e Fassone.
Ma ora è il Milan che ha dubbi su Donnarumma
Come nei migliori romanzi gialli, la trama si infittisce con l’ingresso in scena dell’UEFA. Il rischio delle sanzioni economiche e dell’esclusione dall’Europa League potrebbero di fatto costringere il Milan a fare un sacrificio sul mercato. Serve un giocatore in grado di assicurare una grande plusvalenza e tutti gli indizi portano ovviamente a Gigio.
L’intenzione del Milan è quella di trattenere il suo portiere. L’arrivo di Reina non preoccupa Gattuso, pronto a gestire due grandi portieri (nella speranza di competere su tre fronti).
I rossoneri hanno comunque fissato a settanta milioni il costo del cartellino del giocatore e non escludono la sua cessione. Il Liverpool avrebbe già mosso i primi passi ma la distanza tra la domanda e l’offerta (quaranta milioni circa) è abissale e non consente di aprire un tavolo delle trattative.
Al momento tutti i discorsi, tranne quelli portati avanti da Mino Raiola, sono congelati fino al verdetto definitivo dell’UEFA, previsto per la seconda settimana di giugno.
