Più di 2.500.000 persone sono fuggite dall’Ucraina nelle ultime due settimane. La metà sono minori, che potrebbero cadere nel mirino dei trafficanti. Questo il drammatico avviso di Unicef Italia.
In due sole settimane, un esodo di 2.500.000 persone dall’Ucraina ha creato un’emergenza umanitaria mondiale. La metà di questi sono bambini, che potrebbero cadere nel mirino dei trafficanti di esseri umani. Molti di questi vivono ancora nelle zone oggetto di guerra, e sono in grave pericolo. Un drappo nero è caduto sulle vite dei minori che scappano dal conflitto, e i trafficanti di esseri umani potrebbero farsi sotto e approfittare della situazione.
Il portavoce di Unicef Italia Andrea Iacomini ha parlato con Today, commentando la gravissima emergenza umanitaria in atto. “Il numero delle persone in fuga cresce di ora in ora. Oggi parliamo di due milioni e 500 mila: la metà sono bambini. In Italia finora sono arrivati circa quarantamila profughi, ma i numeri cambiano già nel momento in cui li pronunciamo”, spiega Iacomini. “C’è grande preoccupazione anche per chi rimane nelle zone di conflitto. Se i bombardamenti e le sparatorie proseguono, c’è il rischio che le persone non possano mettersi in movimento per scappare”.
Iacomini ha inoltre parlato dei corridoi umanitari e della situazione dei minori che fuggono dalle zone di guerra. “I ‘corridoi umanitari’ nei giorni scorsi non hanno funzionato, per sparatorie o perché alla fine riportavano in territorio russo. E così in tanti sono rimasti nelle zone di guerra. Sono persone, tra loro molti bambini, in trappola. Abbiamo poi difficoltà a reperire informazioni sui bambini che erano ospiti di orfanotrofi e centri specializzati, molti sono disabili. Sono almeno centomila e se ne sono perse le tracce”.
Come far fronte all’emergenza
Per cercare di aiutare i profughi, l’Unicef, già in terra ucraina dagli anni ’90, ha rinforzato le proprie squadre. In tutto il territorio ucraino, i membri dell’Unicef sono attivi con più di 200 operatori. Si lavora a programmi salvavita per l’assistenza medica, trasporto di generi di prima necessità e acqua nelle aree colpite dalla guerra. E ancora, si lavora al fine di garantire l’istruzione dei bambini che scappano dalla guerra. Sono almeno 13 le squadre dell’Unicef che stanno lavorando in Ucraina. I fondi necessari ad aiutare gli ucraini sono più di 349 milioni di dollari. Numeri da capogiro, che però sono necessari per garantire il benessere e la salvezza di tutti i profughi.