Ue: Parità di genere nei Cda delle aziende

Ue: Parità di genere nei Cda delle aziende

Arriva il via libera definitivo della direttiva che prevede la parità di genere nei consigli di amministrazione aziendale.

Dopo dieci anni dalla proposta della Commissione Ue arriva l’ok definitivo del Parlamento Ue che approva la Direttiva sulle donne nei Consigli di amministrazione. La proposta dell’esecutivo è finalizzata alla parità di genere nei consigli di amministrazione nelle aziende. Entro giugno 2026, tutte le società quotate nell’Unione europea dovranno adottare delle misure per incrementare la presenza delle donne nelle posizioni apicali. Il 40% dei posti di amministratore devono essere occupati “dal sesso sottorappresentato”.

Esulta la presidente della Commissione Ue. “Il soffitto di vetro che impediva alle donne di accedere alle posizioni di vertice delle aziende è stato infranto. È un momento davvero storico e commovente”, ha commentato su Twitter Ursula von der Leyen. Restano escluse dalla direttiva però le piccole e medie imprese con meno di 250 dipendenti. Mentre sotto osservazioni saranno le società quotate che dovranno anche fornire ogni anno informazioni sulla rappresentazione di genere nei loro Cda.

parlamento europeo

La legge che prevede la presenza femminile nei ruoli apicali delle aziende

Qualora la parità di genere non venisse rispettata, i paesi membri dovranno sanzionare le aziende che non seguiranno procedure aperte e trasparenti. Un altro criterio fondamentale, come si legge nel testo, per le selezioni è che queste si baseranno sul merito.

“Stiamo finalmente dando alle donne una possibilità equa di ricoprire posizioni di vertice nelle aziende e stiamo migliorando la governance aziendale. Le donne sono innovative, intelligenti, forti e capaci di fare molte cose. Stiamo eliminando uno dei principali ostacoli che impediscono alle donne di ottenere i posti di comando: le reti informali maschili”. Così ha detto la correlatrice del testo della Direttiva, la socialista austriaca Evelyn Regner.