Elezioni Usa 2024, la furia di Vittorio Feltri: “È una cafonata radical chic”

Elezioni Usa 2024, la furia di Vittorio Feltri: “È una cafonata radical chic”

Elezioni Usa 2024: Vittorio Feltri attacca la stampa americana per il supporto a Kamala Harris, definendola una “cafonata” radical chic.

Le elezioni Usa del 2024 proseguono e Vittorio Feltri si è espressa in modo diretto e sarcastico riguardo l’intervento della stampa americana a favore della candidata democratica Kamala Harris.

Il direttore ha preso di mira le testate considerate più influenti, come il New York Times. “Trattasi di una cafonata, compiuta da chi ha la puzza sotto il naso, quei radical chic che vivono nell’attico in centro e che ignorano i problemi reali della gente comune“, attacca.

Vittorio Feltri

La critica di Vittorio Feltri sulle elezioni Usa 2024

Secondo Vittorio Feltri, come riportato da Il Tempo, alcuni media americani sarebbero andati “oltre ogni limite” nel sostenere Kamala Harris.

Il giornalista ritiene che il New York Times abbia addirittura: “Invitato, anzi ordinato, agli elettori-lettori di votare Kamala Harris“. Una mossa che egli definisce senza mezzi termini una “cafonata“.

Feltri accusa i media progressisti di “farsela sotto” di fronte alla possibilità di un ritorno di Trump alla Casa Bianca, dimostrando – a suo avviso – quanto siano scollegati dai reali interessi della popolazione.

La critica non è solo morale, ma anche deontologica: “Ti pare onesto? Anzi no, ti pare elegante? Ti pare deontologicamente corretto?” chiede retoricamente.

Il parallelismo con Giorgia Meloni

Vittorio Feltri individua un’analogia tra l’attuale situazione di Trump e quella di Giorgia Meloni prima delle elezioni italiane, quando anche lei veniva derisa dai media progressisti.

Secondo il giornalista, la stampa e gli intellettuali italiani consideravano l’attuale premier italiana “una sfigata” e prevedevano la sua sconfitta.

La storia ha però smentito queste previsioni, portando la leader di FdI a diventare la prima donna premier italiana. “Non ottenere l’endorsement da parte di tv, giornali, intellettuali e soloni vari e avariati sia una gran bella botta di c**o“, conclude.