Come le nuove politiche USA impattano il mercato delle auto elettriche: limitazioni agli incentivi federali per veicoli con componenti cinesi.
A partire dal 2024, le auto elettriche negli USA che utilizzano batterie prodotte in Cina o in altri paesi considerati “ostili” non potranno più beneficiare degli incentivi federali. Questa mossa, parte dell’Inflation Reduction Act (IRA), mira a sostenere l’industria automobilistica americana e a contrastare l’influenza economica di Pechino. Tuttavia, recentemente il Dipartimento del Tesoro USA ha introdotto alcune eccezioni, rendendo i criteri meno restrittivi.
Il Dipartimento del Tesoro ha specificato che dal 2024, per qualificarsi agli incentivi, le batterie delle auto elettriche non devono contenere componenti prodotti da aziende controllate in misura significativa da “foreign entities of concern” (Feoc). Tuttavia, il limite di minerali critici estratti da questi paesi è stato fissato al 2% del totale, un’eccezione che allenta in parte le restrizioni.
Implicazioni e reazioni del settore automobilistico
I crediti d’imposta federali, fino a 7.500 dollari per chi acquista un’auto elettrica, rappresentano un incentivo significativo per i consumatori. L’Alliance for Automotive Innovation ha accolto con favore le eccezioni introdotte, considerandole essenziali per evitare l’esclusione di numerosi modelli elettrici dagli incentivi.
Reazioni a lati opposti
Mentre l’amministrazione Biden celebra questa iniziativa come un passo verso un futuro di auto elettriche “made in America“, alcune voci critiche emergono. Joe Manchin, presidente della commissione senatoriale per l’Energia, ha definito le nuove regole “illegali e vergognose“, evidenziando le divisioni all’interno del governo e del settore.
General Motors ha dichiarato che molti dei suoi veicoli continueranno a beneficiare degli incentivi, mentre la situazione è più complessa per Ford, data la sua collaborazione con il produttore cinese di batterie CATL.
L’approccio protezionistico degli Stati Uniti sta influenzando anche altre nazioni, come la Francia, dove il presidente Macron sta considerando misure simili. L’UE ha iniziato un’indagine anti-dumping sulle strategie di mercato della Cina, segno di un crescente interesse globale nelle politiche di incentivazione dei veicoli elettrici.
Le nuove politiche degli Stati Uniti sulle batterie per auto elettriche rappresentano un equilibrio tra protezionismo nazionale e realtà di mercato globale. Mentre queste normative mirano a rafforzare l’industria interna e a ridurre la dipendenza da fornitori esteri, le eccezioni e le reazioni miste indicano le sfide e le complessità di attuare tali cambiamenti in un contesto di mercato interconnesso.