Usa: Facebook consegna alla Polizia una chat di un caso illegale di aborto
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Direttore: Alessandro Plateroti

Usa: Facebook consegna alla Polizia una chat di un caso illegale di aborto

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Meta, società che monitora Facebook, avrebbe consegnato alla polizia del Nebraska, una chat privata tra madre e figlia, legata ad un caso di aborto farmacologico illegale.

La protagonista, una ragazzina di 17 anni, avrebbe chiesto parere alla madre, riguardo la possibilità di poter abortire superare le 20 settimane di gravidanza. In Nebraska, l’aborto dopo tale lasso di tempo, risulta illegale: l’unica eccezione riguarda il pericolo di vita legato alla madre.

La cessione di dati sensibili da parte di Meta, avrebbe riaperto il dibattito circa l’uso dei dati online delle donne, soprattutto in situazioni difficili come quelle pertinenti un aborto. Le associazioni per la tutela dei diritti delle donne hanno dettagliato che questo caso rappresenta un precedente pericoloso per la privacy delle donne e per la loro libertà di scelta.

Gli operatori sanitari

L’argomento coinvolge direttamente anche gli operatori sanitari, sempre più allarmati all’idea di aiutare una donna ad abortire, soprattutto in America, in cui le interruzioni volontarie di gravidanza sono ormai illegali.

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Il tema, sarebbe quindi tornato a riempire le fila degli argomenti di punta, dopo che la Corte Suprema degli Stati Uniti ha eliminato il diritto all’aborto sul piano federale, colpendo così duramente la sentenza Roe v. Wade e rendendo l’interruzione di gravidanza illegale in oltre dieci stati americani.

Il caso di Celeste Burgess, la 17enne americana, pare si sia verificato prima della decisione della Corte Suprema, ma il coinvolgimento di Meta nelle indagini su di lei, sembra manifestare che le paure delle associazioni per la tutela dei diritti delle donne sono assolutamente prive di fondamento.

Anche se il caso non riguarda strettamente la rivoluzione praticata dalla sentenza Roe v. Wade, l’intervento di Meta dimostra che gli Stati Uniti sono di fronte a potenziali e concrete restrizioni circa la libertà personale.

Le autorità hanno chiesto a Facebook, l’accesso alle chat dopo aver ricevuto una spiata sul caso. Mamma e figlia stavano disquisendo in relazione a come procurarsi pillole abortive.

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ultimo aggiornamento: 11 Agosto 2022 15:20

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