Nuovo taglio di dosi da parte di AstraZeneca. Zingaretti attacca: “Con questa incertezza è tutto difficile”.
ROMA – Nuovo taglio di dosi da parte di AstraZeneca. L’azienda farmaceutica ha fatto arrivare in Italia circa il 15% di dosi in meno rispetto a quanto previsto in un primo momento.
Un cambio di programma che rischia di rallentare la campagna di vaccinazione degli insegnanti e delle forze dell’ordine. Ritardi che potrebbero portare il premier Draghi a chiedere di cambiare la strategia magari ritardando la somministrazione della seconda dose di Pfzier e Moderna.
Zingaretti: “Così è tutto più difficile”
Vaccini in ritardo, campagna di vaccinazione molto più lenta e un ritorno alla normalità che sembra essere sempre più lontano. “Gravissima la riduzione improvvisa della consegna di vaccini AstraZeneca – il commento di Nicola Zingaretti, riportato da La Repubblica – noi ce la stiamo mettendo tutta, ma con questa incertezza è tutto più difficile. L’Italia tuteli gli interessi nazionali e le programmazioni delle Regioni, intanto prepariamoci alla produzione di vaccini validata da Ema e Aifa da parte delle nostre aziende“.
Un’idea condivisa anche dalla Toscana e dal governatore Giani che si è detto intenzionato ad utilizzare i fondi Ue per produrre i vaccini.
Il rischio di una protesta sociale
Il ritardo dei vaccini e la presenza delle varianti potrebbero portare ad una protesta sociale in caso di nuove restrizioni. Il premier Draghi sperava in un aiuto da parte delle aziende farmaceutiche per accelerare la campagna e far digerire ai cittadini eventuali nuove chiusure.
Il quadro che si presenta a Palazzo Chigi non è sicuramente dei migliori. Nuove restrizioni potrebbero provocare la dura protesta dei cittadini. Una situazione non semplice da gestire. Toccherà al presidente del Consiglio arrivare ad una conclusione e non sarà semplice trovare il giusto compromesso.