Oltre a quello contro Omicron 1, sono in arrivo i vaccini contro le varianti Ba.4 e Ba.5. “Chi è a rischio non può aspettare”.
Il 5 settembre l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato l’uso dei nuovi vaccini, definiti “bivalenti”, che mirano a coprire sia il ceppo originario del virus che la variante Omicron. Gli studi però assicurano che aumenterebbero la protezione anche nei confronti delle sottovarianti Omicron 4 e 5. Quindi cosa fare? Aspettare l’ultimo vaccino o iniziare a vaccinarsi senza esitazione? Gli esperti raccomandano a chi è a rischio di non aspettare.
La nuova campagna vaccinale
I nuovi vaccini contro le varianti Omicron 4 e 5 , approvati dall’Ema per le persone sopra i 12 anni di età, potrebbero arrivare già tra 2 o 3 settimane. Ma dopo il flop della quarta dose che non è andata come si sperava, la gente ha qualche dubbio su come comportarsi dopo l’estate. Il timore degli esperti vanno sui soggetti fragili i quali non dovrebbero aspettare l’ultimo vaccino, soprattutto se in commercio ce n’è già uno già funzionale. Le persone a rischio dovrebbero essere continuamente protette, non ha senso attendere.
Fabrizio Pregliasco, virologo e docente di Igiene all’Università Statale di Milano, afferma: “L’importante è il richiamo, soprattutto per chi è fragile e lo ha fatto tempo fa”. Anche il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, sottolinea l’efficacia dei vaccini contro Omicron 1 che “determinano un aumento significativo dei titoli anticorpali anche contro BA.4 e BA.5”.
L’errore è avvenuto nei riguardi delle tempistiche: il messaggio sull’urgenza di una nuova campagna vaccinale doveva essere comunicato molto tempo prima; adesso la popolazione sembra ancora scettica. A condividere il pensiero, anche Matteo Bassetti che spera che l’arrivo dei nuovi vaccini contro Omicron 4 e 5 non penalizzi l’attuale campagna di richiamo dedicata ai fragili e agli anziani.