Covid, quanto dura l’immunità data dal vaccino contro il nuovo coronavirus? Gli ultimi studi lasciano ben sperare.
Avviata a pieno regime la campagna di vaccinazione, resta ora da chiarire un punto fondamentale: quanto dura l’immunità data dal vaccino contro il Covid? Si tratta di una domanda cruciale anche per capire come muoversi in futuro, se si tratterà di una vaccinazione annuale come quella contro l’influenza o se basterà la somministrazione delle prime due dosi per avere una copertura di diversi anni. In questo caso evidentemente si aprirebbe uno scenario differente.
Vaccino Covid, quanto dura l’immunità
In base alle evidenze scientifiche a disposizione, è realistico parlare di un’immunità per un periodo di sei o al massimo nove mesi. Gli studi in corso però lasciano ben sperare, allungando l’orizzonte di sicurezza . Si parla di una copertura che potrebbe durare addirittura anni, ma si tratta di dati in fase di studio. E con ogni probabilità la durata dell’immunità dipende dal tipo di vaccino somministrato e dalla risposta immunitaria del soggetto vaccinato. Sarà quindi difficile arrivare ad una risposta universale.
In base agli ultimi studi condotti su soggetti guariti dal Covid, però, potrebbe essere realistico credere che il vaccino possa garantire l’immunità almeno per dieci mesi.
E nel corso delle ultime settimane sta prendendo forma l’ipotesi della terza dose. Secondo gli esperti, a dieci mesi dal completamento del ciclo vaccinale potrebbe essere necessaria la somministrazione di una terza dose.
Non solo. Pfizer sta studiando una vaccinazione annuale, come quella per l’influenza. Si tratta però di una situazione in continuo mutamento per mancanza di dati certi.
L’immunità nei soggetti guariti dal coronavirus
Uno studio pubblicato su Science lo scorso 6 gennaio suggerisce che l’immunità possa durare più di qualche mese, come emerso in un primo momento. Parliamo in questo caso dei soggetti guariti dalla malattia.
Nel corso dello studio condotto dal team del La Jolla Institute for Immunology, California, sono stati analizzati i campioni di sangue di 185 soggetti di età compresa tra i 19 e gli 81 anni che hanno avuto un’infezione di media gravità. Il 7 per cento dei soggetti analizzati ha necessitato del ricovero in ospedale. I dati mostrano che ad otto mesi di distanza dall’infezione i soggetti avevano ancora un numero di anticorpi tale da poter garantire l’immunità.
Anche l’Oms sembra orientata a credere che i soggetti che sonno guariti dal coronavirus possano arrivare a sei o otto mesi di immunità.
E il vaccino dovrebbe dare una risposta immunitaria ancora più forte rispetto a quella data dall’infezione naturale, quindi si arriva alla stima dell’immunità di due anni circa.