Una donna incinta si è vista negare il vaccino. Il medico: “Ritorni dal ginecologo”. La replica dell’Ordine: “Assurdo”.
ROMA – Una donna si è vista negare il vaccino perché incinta. La vicenda molto particolare, come raccontato dal Corriere della Sera, è avvenuta in Veneto. La giovane si è presentata all’hub per sottoporsi alla dose, ma uno dei medici in servizio l’ha rimandata indietro perché sprovvista di un certificato da parte del ginecologo che attesti la buona saluta sia sua che del feto.
Una vicenda che ha provocato diverse polemiche, con il presidente dell’Ordine dei Medici regionale che ha parlato di un episodio assurdo.
La spiegazione del medico
Contattato dal Corriere della Sera, il medico ha raccontato che “la gravidanza è uno stato delicato, dobbiamo poter disporre del quadro psico-fisico completo di una gestante. Si è trattato di un caso isolato, di solito le donne in gravidanza arrivano con la cartella clinica, a tutela loro ma anche nostra. Inoltre tra i vaccinatori del nostro hub c’è anche un ginecologo e anche lui prima di immunizzare una donna in gravidanza si consulta con il collega […]“. “Comunque – ha aggiunto – si è presentata 24 ore dopo con l’attestazione e l’abbiamo regolarmente vaccinata […]“.
I dubbi dell’ordine dei medici
I dubbi su quanto deciso da questo medico sono stati avanzati anche dal presidente dell’Ordine. “Trovo abbastanza strano – ha detto Francesco Noce – che i colleghi vaccinatori hanno concordato tra loro di non somministrare il vaccino alle persone incinta senza un certificato di un ginecologo […]. Secondo me è assurdo costringere la pazienta ad andare dallo specialista e poi a tornare all’hub, facendole fare una spola tra le strutture sanitarie con una maggiore esposizione al contagio. Non esiste una norma precisa e deve essere il medico vaccinare a chiedere alla paziente lo stato di salute e se abbia avuto problemi o eventi avversi con altre vaccinazioni”.