Illinois e California dichiarano lo stato di emergenza: si tratta di una misura preventiva per arginare le infezioni da vaiolo delle scimmie.
Secondo quanto dichiarato dai funzionari locali, si tratterebbe di un modo per accelerare le risposte delle autorità sanitarie per combattere il vaiolo delle scimmie. Di fatto, non si tratterebbe quindi di una vera e propria emergenza, ma di un modo per arginare in tempo il problema.
Il governatore della California: “Continueremo a lavorare per garantire più vaccini”
A dichiarare lo stato critico la California e l’Illinois: il vaiolo delle scimmie inizia a prendere piede. I funzionari locali vogliono impedire che il numero dei contagi cresca in maniera esponenziale. Il governatore della California Gavin Newsom, ha affermato lunedì durante una conferenza: “Continueremo a lavorare con il governo federale per garantire più vaccini e aumentare la consapevolezza sulla riduzione dei rischi. Ma anche per stare con la comunità LGBTQ nella lotta alla stigmatizzazione».
Lo scopo dello stato di emergenza è quello di incentivare la presenza di cliniche vaccinali in determinate comunità specifiche. Secondo il governatore dell’Illinois, J.B Pritzker, con il dilagare dell’infezione da vaiolo delle scimmie è necessaria una piena mobilitazione di tutte le risorse sanitari disponibili sul territorio, in modo da scongiurare il rischio di diffusione del virus.
Le dichiarazioni dell’Oms durante una conferenza
Secondo quanto dichiarato dall’Oms è la prima volta che molti casi e cluster di vaiolo delle scimmie vengono segnalati contemporaneamente in molti Paesi in diverse aree geografiche ampiamente. Nel comunicato si legge: “L’epidemia continua a colpire principalmente gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini che hanno riferito rapporti sessuali recenti con partner nuovi o multipli”.
Durante una conferenza stampa, il direttore dell’Oms si è detto preoccupato in merito alla questione: “Il focolaio di vaiolo delle scimmie è insolito e preoccupante. Per questo motivo ho deciso di convocare il Comitato di Emergenza ai sensi del Regolamento Sanitario Internazionale. Ciò per valutare se questo focolaio rappresenti un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale”, ha detto.