Videoconferenza tra Donald Trump, Zelensky e i leader UE prima del vertice di Ferragosto con Vladimier Putin. Ecco cosa si sono detti.
A due giorni dall’atteso incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin ad Anchorage, in Alaska, si è svolta una videoconferenza tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il presidente americano e i leader europei. Il colloquio è durato circa un’ora, ed è emersa la volontà degli Usa di “di ottenere una tregua“, come dichiarato da Emmanuel Macron. Nel frattempo, a Gaza, l’IDF ha approvato le linee generali del piano di occupazione.

La videoconferenza prima del vertice tra Trump e Putin
Secondo quanto riferito dalla CNN e riportato da L’Ansa, la videocall ha permesso un primo confronto. Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato: “Il colloquio con Donald Trump ha consentito di chiarire le sue intenzioni e, per noi, di esprimere le nostre attese. La volontà americana è di ottenere una tregua“. Ha anche precisato: “Noi vogliamo che tutto quello che riguarda l’Ucraina venga discusso con l’Ucraina.”
Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, al fianco del presidente francese, ha sottolineato i tre punti chiave emersi dal confronto con Donald Trump. “Prima di tutto il cessate il fuoco, poi che nessuno oltre all’Ucraina può negoziare ciò che riguarda l’Ucraina, e terzo elemento la disponibilità degli Stati Uniti di condividere con l’Europa gli sforzi per rafforzare le condizioni di sicurezza quando avremo ottenuto una pace duratura e giusta per l’Ucraina“, ha spiegato.
Le parole del presidente Volodymyr Zelensky
Volodymyr Zelensky, durante l’incontro, ha ribadito con fermezza che “la Russia non può mettere un veto su quello che l’Ucraina vuole fare in relazione alla sua presenza nell’Unione europea e nella Nato.”
Ha poi aggiunto: “Putin non vuole la pace, vuole occupare tutta l’Ucraina. Abbiamo bisogno di esercitare ulteriore pressione su Putin, con le sanzioni, perché ci sia un immediato cessate il fuoco.” Il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha definito l’incontro un “ottima telefonata” e “ora la palla passa a Putin“.