Vincenzo Montella cambia e ripropone il modulo... meno efficace
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Vincenzo Montella cambia e ripropone il modulo… meno efficace

VINCENZO MONTELLA Chievo- Milan Live Carlo Pellegatti

Vincenzo Montella tra genio e follia: contro il Napoli i rossoneri giocheranno col modulo che più li ha penalizzati in questo avvio di stagione.

Due settimane di prove e riflessioni e via, Vincenzo Montella fa la conta degli abili per la trasferta al San Paolo contro il Napoli e decide di cambiare ancora una volta. Tra recuperi importanti e infortunati dell’ultimo minuto, il tecnico campano ha intenzione di stupire e lo fa partendo dal modulo. Il Milan sembrava ormai essersi assestato sulla via del 3-4-2-1, e invece il tecnico campano cambia tutto e ripropone quel 3-5-1-1 che tante note negative ha mostrato in passato, senza regalare grandi soddisfazioni.

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Centrocampo a cinque, ma chi difende?

La prima domanda che sorge spontanea è: chi difende nel centrocampo del Milan? La linea a cinque crea un’illusoria superiorità numerica a centrocampo. Sulle corsie esterne agiranno infatti un attaccante – Fabio Borini – e un giocatore di estro come Giacomo Bonaventura, uno che solitamente non ama la fase di copertura. Al centro agiranno Riccardo Montolivo, un regista-recupera palloni, Manuel Locatelli, tatticamente molto simile a Montolivo, e Kessié, unico vero incontrista di centrocampo che si prende spesso (troppo spesso?) licenze offensive. Insomma, nella mediana rossonera fatichiamo onestamente a vedere chi potrebbe inseguire gli esterni partenopei.

E Suso torna al centro…

La vera follia tattica (o colpo di genio, certo, ma questo lo scopriremo a fine partita), è l’impiego di Suso come seconda punta alle spalle di Nikola Kalinic. Lo spagnolo in questo avvio di stagione ha dimostrato non solo di essere devastante quando schierato da esterno (la scorsa stagione partendo dalla destra ha fatto la fortuna del Milan) ma anche di scomparire dal gioco quando impiegato da trequartista o da seconda punta, cosa che Montella sembrerebbe intenzionata a fare. Sacrificare l’unico uomo che segna significa molto probabilmente che i rossoneri giocheranno una partita prettamente difensiva nella speranza di non prendere gol e provando ad approfittare di qualche ripartenza. Certo che se speri di arrivare in porta con lanci dalla difesa la strada è lunga…

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ultimo aggiornamento: 18 Novembre 2017 10:32

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