Magi (+Europa) contro l’ex ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per le violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Continua a tenere banco il caso delle violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere e ora nella polemica rientra anche Alfonso Bonafede, ex ministro della Giustizia chiamato in causa da Riccardo Magi di +Europa. Intervenuto ai microfoni di Open, Magi ha ricordato di aver presentato un’interpellanza urgente al ministro Bonafede che avrebbe sottovalutato la vicenda.
Le violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere
Come noto, la questione nasce il 5 aprile 2020, quando nel carcere di Santa Maria Capua Vetere nasce una protesta da parte dei detenuti, che chiedevano gel disinfettante e dispositivi di protezione dopo un caso sospetto di Covid. La protesta, in base alle ipotesi e alle ricostruzioni degli inquirenti che indagano sulla vicenda, viene repressa e soffocata con la violenza. Si parla di una vera e propria spedizione punitiva. Gli agenti aggrediscono e infieriscono sui detenuti, presi a manganellate, umiliati e torturati.
Le immagini pubblicate in esclusiva da Domani sono forti, dure. Gli agenti colpiscono i detenuti che camminano con le mani dietro alla testa. Manganellate, testate, persone colpite con i caschi. Immagini che sembrano confermare la drammatica tesi della spedizione punitiva.
Di seguito un video con le immagini raccolte e pubblicate da Domani.
Magi contro Bonafede: “A ottobre feci un’interpellanza ottenendo una risposta abbastanza sconcertante”
“A ottobre feci un’interpellanza al ministro della Giustizia Bonafede ottenendo una risposta abbastanza sconcertante da parte del sottosegretario di Stato Vittorio Ferraresi, delegato dal ministro. Parlavano di perquisizione straordinaria e soprattutto di una doverosa azione di ripristino della legalità e agibilità dell’intero reparto del carcere di Santa Maria Capua Vetere”, racconta Magi ai microfoni di Open.
“Dobbiamo dire che quello che è accaduto è raccapricciante, non è degno di un Paese europeo, di una democrazia. In gioco c’è il delicatissimo e preziosissimo rapporto di fiducia tra cittadini e forze dell’ordine. In questo modo il rapporto viene minato – prosegue Magi. Bonafede ha certamente sbagliato, andava fatta un’ispezione […]. Il ministro evidentemente era schiacciato da una parte dalla gestione della pandemia nelle carceri, dall’altra subiva la pressione della destra che lo accusava di voler svuotare le carceri, ormai divenute discarica sociale e piene di detenuti per reati di droga. Poi in estate diventano forni crematori“.