“Mi dimetto da sottosegretario”: l’annuncio shock di Sgarbi

“Mi dimetto da sottosegretario”: l’annuncio shock di Sgarbi

Tra inchieste giornalistiche e mozioni di sfiducia, Vittorio Sgarbi lascia anche il suo incarico al governo Meloni.

E dopo le dimissioni dalla Fondazione Canova, il critico d’arte Vittorio Sgarbi lancia l’ultima bomba: Mi dimetto da sottosegretario alla Cultura”. L’annuncio è stato dato durante l’evento “La Ripartenza” a Milano, dove l’ormai ex membro del governo Meloni ha dichiarato di voler lasciare l’incarico con effetto immediato.

La bufera contro Vittorio Sgarbi

Le dimissioni di Vittorio Sgarbi arrivano in un momento di tensione, con il critico d’arte al centro di inchieste giornalistiche e polemiche politiche. In particolare, è stato oggetto di inchieste da parte dei giornalisti di Report e del Fatto Quotidiano, che hanno sollevato questioni riguardanti la sua condotta.

Inoltre, era attesa alla Camera la discussione di una mozione di sfiducia nei suoi confronti, presentata dal Movimento 5 Stelle. Il primo firmatario era stato Antonio Caso, che aveva detto: “È assurdo che non abbia fatto un passo indietro quando sono sorte le prime ombre sul suo operato, così come l’etica politica richiederebbe”.

Ma Sgarbi aveva risposto dicendo con fermezza: Non mi devo scusare con nessuno, ho espresso le mie imprecazioni come fa chiunque”. Il sottosegretario ha poi dichiarato: “Le accuse sono inverosimili, ed entrano nella mia sfera privata, mettendo in discussione le mie mostre, le mie conferenze, i restauri che ho fatto fare come se fossero delitti“.

L’annuncio shock: “Mi dimetto”

Presente sul palco della “Ripartenza”, la rassegna ideata da Nicola Porro, il critico d’arte ha annunciato davanti alla grande platea la sua decisione di lasciare il suo incarico da sottosegretario alla Cultura.

“Secondo l’avviso dell’Antitrust, io non potrei parlare di arte per evitare il conflitto di interesse”, ha detto Vittorio Sgarbi. “E quindi vorrei annunciare qui le mie dimissioni da sottosegretario di Stato alla Cultura con effetto immediato, aggiunge il critico, precisando che scriverà “una lettera alla Meloni. Io sono solo Vittorio Sgarbi, non sono più sottosegretario. Non voglio essere sottosegretario”.