Anche Vittorio Sgarbi ha voluto dire la sua sui limiti di velocità e sulle norme che si stanno applicando in alcune città italiane.
Sta facendo molto discutere la decisione di alcune città italiane di imporre il limite di velocità a 30 km/h. In modo particolare nelle scorse ore si è discusso in merito alla scelta del Comune di Bologna già contestata apertamente dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Sull’argomento si è espresso, a modo suo, anche Vittorio Sgarbi, intervenuto a ‘Stasera Italia’ su Rete4.
Vittorio Sgarbi non guida da anni
Intervenuto in diretta tv a ‘Stasera Italia’ su Rete4, Sgarbi non ha fatto mancare la propria opinione relativamente ai limiti di velocità abbassati a 30 km/h. Nello specifico il sottosegretario alla Cultura ha spiegato prendendo in esame anche la sua situazione personale.
Per sua stessa ammissione, infatti, l’uomo non guida da oltre 30 anni. Non è chiaro, però, se abbia la patente o meno. “Non guido dal 1989, ho guidato per tanti anni”, ha esordito Sgarbi. “Ho fatto molti chilometri in una situazione diversa da questa e i miei autisti sono persone molto capaci e andare a 30 all’ora vuol dire stare fermi. In una grande città è una misura grottesca“.
Il pensiero sui limiti di velocità
Prendendo in esame i casi di Bologna e anche di Olbia, Sgarbi ha spiegato il suo pensiero sui limiti: “A Olbia appare più legata all’ipotesi del turismo che è un turismo fatto anche di bellezza e di natura ma trasporta la questione su un piano non politico perché il sindaco Nizzi è di Forza Italia, il che naturalmente stabilisce una singolare posizione di equilibrio aldilà della politica. Il problema è che 50 km all’ora sono stati i 50 km all’ora della nostra vita, i 30 che propone Salvini di fronte a scuole e ospedali hanno senso, il resto è una provocazione finto ambientalistica che non vuol dire nulla. A 30 km all’ora si è quasi fermi. Meglio andare in bicicletta o a piedi”.