La presidente Von der Leyen si è recata a Kiev per discutere con Zelensky l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, è già arrivata a Kiev in treno nella giornata di sabato. Durante il suo incontro con il presidente Volodymyr Zelenskyy, ha discusso della domanda dell’Ucraina di entrare a far parte dell’Unione Europea.
La presidente della Commissione Ue è arrivata nella capitale ucraina senza rendere note le motivazioni del suo viaggio, per motivi di sicurezza. Per la seconda volta dall’inizio della guerra, la presidente von der Leyen visita l’Ucraina.
La visita a Kiev
Von der Leyen ha spiegato: “Torno a Kiev per incontrare il presidente Zelensky e il premier Shmyhal. Faremo il punto sul lavoro che sarà necessario fare assieme per la ricostruzione” dell’Ucraina e “sui progressi fatti” dal Paese “nel suo percorso europeo”.
L’ingresso dell’Ucraina in Ue, ci sono i presupposti?
Nella giornata di oggi si terranno le valutazioni per decidere se l’Ucraina entrerà nell’Unione europea oppure no. La presidente von der Leyen ha spiegato che la valutazione “arriverà presto”. Ja inoltre spiegato che gli europei “apprezzano gli sforzi fatti dall’Ucraina e che “Kiev era già sul giusto binario prima della guerra, ma ci sono ancora riforme da fare sul campo della corruzione e sull’amministrazione per attrarre gli investitori”.
Sarà la Commissione, durante la giornata di venerdì, a proclamarsi sulla concessione dello status di candidato Ue all’Ucraina. Invece, nella giornata di dopodomani, ci sarà una prima riunione dei commissari europei sul dossier. Se in sede di riunione i commissari proclameranno il via libera, la decisione finale per quanto riguarda l’ammissione dell’Ucraina spetterà al Consiglio europeo. Si ipotizza che la decisione finale possa essere presa già verso la fine di giugno.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi aveva dichiarato che il provvedimento, “trova l’obiezione di quasi tutti i grandi Stati dell’Ue, tutti direi, esclusa l’Italia”. Zelensky, nonostante le numerose difficoltà, si è detto fiducioso: “L’Ucraina attende un responso positivo da parte dell’Ue sulla candidatura, un supporto al vertice europeo che si preannuncia storico”, ha concluso.