Ursula von der Leyen parla dello stop all’export del vaccino AstraZeneca e avverte: “Non non siamo la loro logistica”.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha rilasciato un’intervista durante la quale ha parlato anche dello stop all’export per quanto riguarda i vaccini di AstraZeneca.
Vaccino Covid, von der Leyen contro AstraZeneca: “Pieno sostegno e allineamento con l’Italia”
La von der Leyen ha chiarito che lo stop all’export “non è una tantum” ma “dipenderà dall’azienda. Deve rispettare i patti. Se onoreranno il contratto e ricreeranno la fiducia le porte si apriranno“.
“Da quanto vediamo AstraZeneca sta distribuendo al di sotto del 10% di quanto pattuito per il primo trimestre nell’Unione. Perciò pieno sostegno e allineamento con l’Italia“, ha aggiunto Ursula von der Leyen durante l’intervista rilasciata ad un numero ristretto di media, tra cui l’ANSA.
Quello della presidente della Commissione europea è un lungo attacco contro AstraZenenca, che deve fare luce su cosa non abbia funzionato e dove siano le dosi che dovevano essere consegnate all’Unione europea.
“Noi non siamo la logistica di AstraZeneca. Hanno una produzione mondiale e molti stabilimenti oltre a quelli europei. Devono spiegare dove sono andate le nostre dosi”.
L’approvazione del vaccino Sputnik
Ursula von der Leyen ha parlato anche dell’iter per l’approvazione del vaccino Sputnik. “Ha avviato una revisione continua con l’Ema, ma deve presentare una richiesta di autorizzazione, aprire i libri, essere trasparente e dimostrare che i requisiti minimi negli studi clinici sono stati soddisfatti, per garantire efficacia e sicurezza“.
“I siti di produzione dovranno essere ispezionati. Ogni vaccino sul mercato europeo è passato attraverso questa procedura. Non è solo il vaccino, ma sono anche le condizioni di produzione ad essere cruciali per la sua qualità e la sua sicurezza. Sputnik non produce in Europa, quindi se presenterà richiesta all’Ema vedremo se indicherà i siti di produzione che intendono utilizzare. Lo sottolineo perché assistiamo ad annunci di milioni di dosi per molti luoghi del mondo, mentre il tasso di vaccinazione dei russi è molto basso. Quindi vogliamo chiarezza“, ha aggiunto la Presidente della Commissione europea.